Numero prodotto interamente da Marco Marcon
Carolìno
Derivato del latino Carŏlus ‘Carlo’.
Aggettivo.
Relativo a un personaggio di nome Carlo; si usa in determinate espressioni e con riferimento a determinati personaggi (che sono in genere sovrani).
Costituzione carolina: emanata da Carlo V a Regensburg nel 1532.
La letteratura inglese nel periodo carolino: del periodo cioè di Carlo I Stuart (1600-1649).
Più comunemente, riferito a Carlomagno e all’età sua.
Codice carolino: raccolta di lettere papali indirizzate a Carlo Martello, Pipino e Carlomagno, compilata nel 791 per ordine di quest’ultimo (donde il nome).
Scrittura carolina: scrittura usata dal VIII al XII secolo, così chiamata perché in rapporto con la rinascita promossa da Carlomagno, piccola, molto elegante, rotondeggiante e di facile lettura.
Una (parola) giapponese a Roma e Nomi di paesi, la parola
Charleston ['tSarlston]
Voce inglese, dal nome della città statunitense di Charleston, nella Carolina del Sud.
Sostantivo maschile invariabile.
1. Danza d’origine nero-americana, del tipo ragtime, diffusasi in Europa dopo la fine della prima guerra mondiale, caratterizzata dai ritmici movimenti dei piedi, che ruotano facendo perno sulla parte anteriore della pianta, e delle gambe, che si aprono e si chiudono, facendo toccare fra loro le ginocchia: ballare il charleston.
2. Strumento a percussione, costituito da un supporto metallico, fornito di pedale, che sostiene due piatti, uno inferiore (bottom) e uno superiore (top), azionati dal piede sinistro del batterista.
Charleston ['tSarlston]
Città e contea della Carolina del Sud, originariamente chiamata Carles Towne in onore di Carlo II re d’Inghilterra e, al tempo, della colonia americana.
Carolina [kar@'laIna]
Nome dato in onore di Carlo I d’Inghilterra alla regione dell’America comprendente gli attuali stati della Carolina del Nord e della Carolina del Sud. Colonie britanniche fino al 1783, sono da allora fra i tredici stati originarî degli Stati Uniti.