Con l’avvicinarsi dell’ estate, i prezzi dei generi alimentari dovrebbero crescere di circa 5 punti percentuali, replicando l’incremento già registrato nel corso del primo trimestre dell’anno (su base annua), e aggravando ulteriormente la situzione economica delle famiglie italiane. Stando a quanto affermato dagli ultimi dati dell’Indis, l’Istituto dell’Unioncamere specializzato nella distribuzione dei servizi, “le analisi restituiscono un quadro di forte incertezza per i bilanci delle famiglie“. A spiccare su tutti è tuttavia il dato relativo ai prezzi alla produzione dei generi alimentari, in incremento di 4 punti percentuali, con un’inflazione di settore ben elevata, “nonostante le quotazioni delle materie prime siano rimaste ferme sui prezzi di inizio 2011″. Tra i più importanti, registriamo aumenti dell’8% per la carne di vitello e di bovino, e aumenti di proporzione similare anche per il caffè e lo zucchero; è record, invece, per la passata di pomodoro, i cui prezzi salgono del 9%. Gli aumenti sembrano essere particolarmente diffusi anche per il latte e i prodotti derivati, con un + 4% per la mozzarella e un + 5% per le uova. Secondo il Messaggero a Roma , il prezzo del caffè sarebbe già aumentato moltissimo. “Anche nella capitale da un po’ di tempo il prezzo di un caffè al bar non scende sotto gli 80 centesimi, in centro si arriva a un euro, che detto così non sembra molto ma se si fa il calcolo della massaia sono pur sempre quasi duemila lire” – dichiara il quotidiano – “Gli operatori rispondono che era inevitabile, che non hanno scelta, perché sono aumentati i costi, le spese, la manutenzione, e invece i consumi calano, la gente si concede pochi cappuccini e cornetti, non si trastulla con l’aperitivo, il panino se lo fa a casa. Figurarsi il caffè”.
Pubblicità