Carpaccio di manzo con elisir del frutto della passione

Da Supremo


La passiflora o frutto della passione è una pianta rustica, che si è ambientata benissimo anche da noi tanto che produce i suoi frutti. La pianta arriva dal Sudamerica dove questi frutti si consumano freschi o sotto forma di succhi; ovviamente il liquore ai frutti della passione non esiste in Sudamerica ed è un'invenzione tutta europea. Per ottenere un buon liquore, succo o marmellata, usate solo i frutti della passiflora edulis, perchè spesse volte la passiflora coerulea produce sì frutti commestibili, ma a volte sono disgustosi.

la nostra ricetta

Preparate la salsa al frutto della passione spremendo  1 limone e ponendo il succo filtrato in una ciotola: aggiungete l’olio, i semi di 3 frutti della passione, il sale e il pepe macinato, quindi emulsionate la salsa con l’aiuto di una forchetta. Se non avete acquistato delle fettine già pronte per carpaccio ma avete invece optato per un pezzo intero di controfiletto, fate togliere al macellaio ogni nervatura, cartilagine o traccia di grasso ottenendo un bel pezzo di controfiletto magro dalla forma cilindrica e del peso finale di 400 g. Se a casa non avete un’affettatrice, vi conviene farvi tagliare la carne finemente dal macellaio stesso. Una volta tagliata la carne in fettine sottili , dividetela e adagiatela su quattro piatti da portata; cospargete ogni piatto con la salsa al frutto della passione. Volendo, potete fare insaporire la carne con l’intingolo preparato, lasciandola marinare per una decina di minuti (o più, secondo i gusti) . Procedendo in questo modo però, sappiate che la carne perderà il suo naturale colore rosato lasciando il posto al colore della carne cotta. Trascorso il tempo di marinatura, estraete il carpaccio dal frigorifero, portando in tavola anche l'olio, il pepe e il sale, in modo che i commensali possano aggiungere ancora del condimento a piacere. e il carpaccio è pronto