Carsten Nicolai, Unidisplay

Creato il 14 novembre 2012 da Stimadidanno
Carsten Nicolai, Unidisplaydal 21.09.2012 al 06.01.2013Milano, Hangar Bicocca
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"Carsten Nicolai è un artista, musicista e produttore tedesco, nato nel 1965 a Karl-Marx-Stadt, nell’ex Germania dell’Est. Protagonista della scena creativa berlinese degli anni ’90, Nicolai è conosciuto internazionalmente per le sue installazioni e le sue performance che esplorano le connessioni tra visione, suono, architettura, scienza e tecnologia.
Grazie a un approccio rigoroso che si ispira al metodo scientifico l’artista porta avanti una ricerca al tempo stesso coerente e poetica sui meccanismi della rappresentazione e sulle modalità e i limiti della percezione visiva e sonora. Le sue opere coinvolgono la fisicità dello spettatore e lo spazio architettonico per cui sono concepite, mettendo in gioco i concetti stessi di spazio e di tempo." (fonte)
"Il titolo è riconducibile ai due termini “uni”, che sta per universale e “display” i cui molteplici significati rimandano, secondo Carsten Nicolai, all‟idea di finestra o allestimento. “La parola tedesca è Auslage, cioè disporre qualcosa in una vetrina, allestire dietro ad un vetro” dice l‟artista “In un certo senso siamo sempre circondati da display: il caso più frequente è quello del „computer display‟. Per me è più semplicemente una finestra, una finestra da cui però guardi non solo dentro, ma anche dentro a qualcosa. (...). unidisplay perciò è uno spazio reale, architettonico, che genera uno spazio mentale basato sull‟idea di infinito, in cui si perde la cognizione e la percezione del tempo. Allo stesso tempo, e in modo quasi contraddittorio, nell‟opera sono visibili alcuni orologi. “Perdere il senso del tempo è in effetti quel che mi interessa davvero esplorare con undisplay: la proporzione di un secondo, la proporzione di un minuto, la proporzione di un minuto dentro un'ora, di un‟ora dentro un giorno e così via” afferma Nicolai. “Quel che il pubblico vede, il movimento del cambiamento di queste proporzioni, è qualcosa che non si riesce a vedere o a sentire nel contesto dell'avanzare del tempo naturale, dal giorno alla notte per esempio. Con unidisplay mi interessava dare una definizione del tempo nel movimento: la qualità principale del movimento è di essere legata e connessa al tempo e allo spazio, ed è per questo che l‟opera contiene degli orologi”. (fonte)











Rileggo a posteriori le note introduttive a questa installazione. Uno spazio che include, pieno di byte.E' questo spazio qui, dove ci muoviamo per ore. E' uno spazio che cerchiamo di rappresentare, con ulteriori byte...

...è uno spazio dove si gioca, nient'altro che uno sfondo...

...e da cui possiamo uscire...

(smetto quando voglio, eh eh eh)

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