Carta e colline

Creato il 21 agosto 2014 da Unarosaverde

Tre giorni nell’entroterra tra Marche e Umbria per curiosare in collina, per porgere gli annuali omaggi all’outlet del signor Tod’s – che non mi piace come una volta…sembra sempre piu’ un mercato, ma in cui lascio sempre un obolo – per usufruire di una notte in un borgo gentilmente offerta dagli ex colleghi, cui si é unita una seconda a spese mie, gia’ che c’eravamo. Un salto a Fabriano per la mostra Da Giotto a Gentile curata da Vittorio Sgarbi e per una lunga visita al museo della Carta e della Filigrana, dove funziona una cartiera artigianale. Ho infilato le mani nella polpa di cotone acquosa e fabbricato un foglio di carta che ho brandito orgogliosamente e infilato in auto con tutte le cure. I metodi artigianali sono stati sostituiti dalla produzione di massa che vacilla pero’ sotto la morsa della crisi, che ha schiacciato questo e altri indotti della regione, con la stessa forza con cui i fogli venivano pressati per eliminare l’acqua dalle fibre. C’erano fabbriche di cucine, di calzature, di abbigliamento, di laterizi che stanno pian piano chiudendo. Fabriano era deserta ieri, verso sera, Gualdo Tadino una delusione, Fossato di Vico sembrava una rocca medievale abbandonata sotto il sole pietosissimo – dato questo agosto fiacco – delle due. Solo un gatto prendeva il sole sotto le antiche volte. La valle, ai suoi piedi, dormiva quieta. Domani sara’ Matelica, poi Frasassi con le sue grotte e poi gli ultimi due giorni a Fano, al mare, prima del ritorno alle piogge del nord e alla vita da ufficio. Le colline si stanno scurendo all’ombra della sera, si odono appena i canti degli uccelli; dal parco di questo antico casale di caccia rimesso con pazienza a nuovo arrivano in camera le voci di un gruppo di attori: domani qui ci sara’ una serata di rappresentazione. Stasera sono vestiti in calzoncini e canotte, sbragati. Domani saranno altro, altri, ma io saro’ al mare.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :