Casa Bianca: mai più vaccini per coprire la Cia

Creato il 21 maggio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

La Casa Bianca ha dichiarato ufficialmente che mai più verranno effettuate campagne di vaccinali per coprire operazioni della Cia, agenzia di spionaggio per territori esteri del governo degli Stati Uniti d’America.
La parole usate sono forti tanto quanto la promessa fatta da Washington, la vicenda a cui si riferisce è quella risalente alle operazioni di localizzazione del vertice di Al-Qaeda: Osama Bin Laden. In quei mesi del 2011 ci fu una potente copertura di un’indagine sull’immunizzazione dall’epatite.

Succede che nel 2013 dodici autorevoli “anziani” di 12 scuole per la sanità pubblica indicano fortemente “le gravi conseguenze collaterali ai danni della comunità per la sanità pubblica” derivate appunto dall’operazione della Cia. Le Principali conseguenze del fatto sarebbero ricadute sui programmi di vaccinazioni a tutela dalla poliomielite, spesso chiamata polio o paralisi infantile, oramai eradicato nella maggior parte del mondo occidentale, ma ancora  presente  in Africa e Asia.

Queste le parole di Lisa Monaco, assistente del presidente Barack Obama per la sicurezza interna e contro il terrorismo:  “L’agenzia non farà alcun uso di campagne vaccinali e di operatori per i vaccini, né cercherà di ottenere o studiare Dna e altro materiale genetico ottenuto tramite questi programmi”.

Risaliamo al fatto. Tre anni fa la Cia ingaggia il medico pakistano Shakil Afridi affidandogli una missione precisa: cercare di ottenere fluidi corporei dai parenti di Bin Laden, con lo scopo di estrarne acido desossiribonucleico, le coordinate genetiche della famiglia, il Dna insomma. Il medico si reca così in ad Abbottabad, Pakistan, luogo dove secondo la Central Intelligence Agency, Osama Bin Laden aveva rifugio  con altri componenti della famiglia.
Afridi decide così, in accordo con la Cia, di utilizzare una campagna vaccinale contro l’epatite nella città, come copertura per ricavare più campioni possibili. Finì in uno spiazzante buco nell’acqua. Shakil Afridi verrà  arrestato nel suo paese, processato e condannato a 23 anni di carcere per tradimento.
Il 2 maggio del 2011, le forze americane scopriranno il covo di Bin Laden a pochi chilometri da Abbottabad, uccideranno lo stesso terrorista e 3 membri della famiglia.

Dal giorno dello scandalo medico cominciò in Pakistan  una dura ostilità da parte dei gruppi estremisti islamici contro le vaccinazioni, a questo punto a tutela della poliomielite. Lo stesso paese dell’Asia meridionale, l’Arabia Saudita e zone limitrofe sono classificate come zone a serio rischio.
La situazioni nei mesi diventò sempre più critica sfociando infine nella tragedia: diversi operatori vaccinali furono uccisi dai talebani .

Il 2013 è stato un anno negativo, avendo registrato un picco di 83 casi di poliomielite, più che in Nigeria e Afghanistan, dove la malattia contagiosa è ritenuta endemica, ossia  presente in maniera costante.

Due settimane fa, il Who, l’organizzazione mondiali della sanità, ha lanciato un allarme mondiale per la diffusione della polio in 10 dieci diversi fra il continente africano, l’Asia e il Medio-oriente. Evidenziandone i casi in Pakistan, in Camerun e in Siria, quest ultima flagellata dalla guerra civile con situazioni umanitarie disastrose.

Una reazione a catena, secondo i decani firmatari dell’appello medico negli Usa, che non farebbe altro che mettere a rischio milioni di persone.

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