Un romanzo che fa venire voglia di viaggiare e di innamorarsi.
Grazia Verasani
Casa di carne sa dire magnificamente e tutto
della geografia sentimentale.
Questo romanzo è un’istigazione all’amore.
Patrizia Rinaldi
Silvio D’Arzo diceva che non c’è nulla al mondo di più bello che scrivere.
Per parte mia, potrei dire che il fascino ti prende,
quando senti che la lingua diventa ritmo, e che quel ritmo ha una sua verità.
Francesca Bonafini, oggi, ridesta questa esperienza di incantesimo.
Fabrizio Frasnedi
Trova finalmente un lavoro stabile come cameriera in un albergo, prepara le colazioni, ma vive con profonda inquietudine e curiosità: ha sempre lo zaino pronto, si innamora di Miriam, incontra Alessio, va a vivere con Tiago e non smette mai di credere nell’amore come unico luogo a cui tornare. Salvo poi prendere atto che la fine di ogni sentimento è un addio preparatorio all’ultimo addio della vita.
Tra partenze, amicizie, avventure Angela è pronta a gettare via le sue maschere. Ma a quale prezzo? E sapranno fare lo stesso anche i compagni che incontrerà lungo la strada? Un romanzo che ha in sé tutta la meraviglia e il pericolo dello sconfinamento.
Francesca Bonafini (Verona 1974) vive a Bologna. Ha pubblicato il romanzo Mangiacuore (Fernandel 2008) e il romanzo collettivo Il cavedio (Fernandel 2011). Numerosi suoi racconti sono apparsi su riviste, quotidiani e antologie, ed è presente nel Dizionario affettivo della lingua italiana (Fandango 2008) con il lemma «zaino». Ha scritto di musica italiana e in particolare di Ivano Fossati nel volume Sex machine. L’immaginario erotico nella musica del nostro tempo (Auditorium 2011). Cura la rubrica di libri “Mandibola. I nutrimenti di Bonnie” sulla rivista «Stra Occupati», free press abruzzese.