A cura di Alice Radice
Una partita per il rilancio, ecco cosa significa Lazio-Milan per i rossoneri. La possibilità di ripartire, convincere e convincersi di poter agguantare la zona Europa, unico obiettivo rimasto ai diavoli. Per farlo Seedorf decide di escludere Balotelli, buttando in attacco Honda, Poli, Kakà e Pazzini. L’Olimpico però non è un campo facile, soprattutto in un periodo come questo.
Ricardo Kakà festeggia il gol circondato dai compagni
I rossoneri non partono al meglio, faticano ad accelerare la propria manovra e a contenere la Lazio, vogliosa di vittoria, ma non così incisiva. Fino alla mezz’ora la partita rimane in equilibrio, sterile, senza nessuna clamorosa occasione per entrambe le squadre, con una Lazio comunque superiore per gioco e ritmo. Al 34’ arriva la prima occasione per la squadra di casa, in particolare Candreva fa partire una botta da fuori area che viene respinta con il corpo da Costant. Il Milan non si tira indietro e inizia piano piano a sbloccarsi, svegliandosi dal tepore prima con una buona discesa di Mexes, poi con Kakà, bloccato dal portiere Berisha. Al 41’ i tifosi rossoneri hanno un sussulto: Novaretti stacca e mette in rete di testa, ma Rocchi non convalida il gol giudicando in fuorigioco Biava. Sospiro di sollievo per il Milan, che due minuti dopo esplode di gioia. Kakà, autore di una grande partita, uno dei pochi a lottare su ogni pallone, fa partire un tiro-cross dalla sinistra che viene fortunosamente deviato da Konko finendo in rete. Il Milan riparte positivo e deciso ed ottiene una seconda grande occasione: su punizione di Kakà, sempre lui, Honda ci mette la testa ma mette alto di poco sopra la traversa. Il primo tempo si chiude così, con una Lazio superiore per gran parte dei minuti e un Milan fortunoso e sveglio solo alla fine.
Il secondo tempo si riapre con un Candreva molto propositivo, che piazza cross appena gli è possibile, ma nessuno dei compagni riesce a sfruttare le occasioni da lui create, inoltre Amelia riesce a salvare il tutto, anche se non sempre con facilità. Mister Clarence prova a rovesciare la situazione, vuole il raddoppio per consolidare il risultato, fa quindi uscire Honda al posto di Balotelli, che aiuta come può i compagni. Al 55’ un altro tiro-cross di Candreva mette in difficoltà Amelia, che riesce a respingere per poco. Al 61’ su sviluppo di una punizione di Ledesma, Biglia crossa di testa per Gonzalez che si inserisce in modo perfetto anticipando Rami e Amelia. È il gol che vale il pareggio, la partita si bilancia.
La Lazio guadagna fiducia dopo il gol, cerca di ribaltare il risultato dalla sua parte, mentre il Milan sembra non riuscire più a spingere, preferendo il possesso palla. La partita comunque rimane piuttosto equilibrata, senza grandi occasioni da entrambi le parti. All’82’ arriva una clamorosa occasione per i rossoneri: su calcio d’angolo, De Jong passa intelligentemente a Balotelli, smarcatosi sulla destra dell’area, che tira un gran diagonale, a cui si oppone solo il palo. Nei minuti rimanenti è la Lazio a provarci, prima con un’azione in velocità di Gonzalez e Candreva e poi, nei minuti di recupero, con un bel contropiede.
Finisce così in pareggio, un punto che serve a poco a entrambe le squadre. Certo, in questo periodo non felice per il Milan anche un pareggio può aiutare, ma rimane il fatto che i rossoneri non riescono a vincere né convincere da diverse partite. Troppi gli errori individuali, soprattutto in fase difensiva, pochi i giocatori che lottano su ogni pallone, consapevoli della maglia gloriosa che indossano, su tutti Kakà e Poli. Forse c’è anche un problema di atteggiamento, elemento che deve risolvere l’allenatore. Il Milan dovrà affrontare la Fiorentina mercoledì, squadra molto ostica, e dovrà farlo con un Poli (diffidato) e (forse) un De Sciglio in meno, uscito negli ultimi minuti per infortunio. Insomma, la situazione non è migliorata, non è nemmeno peggiorata, ma di certo gli animi dei rossoneri non si possono ancora distendere.