Casa Samp, una sconfitta a testa alta, ma serve una svolta (Esclusiva Radio Samp)

Creato il 26 settembre 2013 da Simo785

Esclusiva Radiosamp: Focus: Sampdoria sconfitta, ma a testa alta.

Sono sempre difficili da commentare queste partire; sono partite in cui la tua squadra ha ben figurato, sono partite in cui i giocatori hanno onorato la maglia, ma purtroppo, hanno perso.  Nel primo tempo la squadra è apparsa solida e ben disposta in campo; unica pecca la poca fantasia, ciascuno eseguiva il suo compitino ecco, ma, lo ripeto, la squadra ha giocato bene. Purtroppo le occasioni da gol latitavano; va comunque detto che, nonostante le poche occasioni da gol da parte blcerchiata, nel primo tempo la Roma non ha mai tirato nello specchio della porta, se si esclude un tiro di Maicon parato con facilità da Da Costa. Nel secondo tempo la squadra è partita più carica, ma sempre con poca fantasia; dopo il gol di Benatia, però, la squadra ha palesato tute le sue lacune. Un gol che vede la difesa blucerchiata colpevole di incertezza, considerando che il difensore della Roma è riuscito a partire da fuori area palla al piede, con la difesa blucerchiata schierata, e ad arrivare, quasi, davanti al portiere. E’ stato questo il momento topico della gara; la squadra ha corso e ha provato a trovare varchi, ma la Roma, ben piazzata, non ha consesso quasi nulla, colpendo, invece, in contropiede la Samp, segnando il 2 a zero. Rispetto alle partite precedenti ci sono stati dei miglioramenti: la squadra è apparsa grintosa per tutta la partita, ma mancano le idee; si riesce ad arrivare senza problemi fino alla trequarti o al limite dell’area, ma poi nulla; è quel pizzico di astuzia o di inventiva che manca, per non parlare del bomber, non c’è nessuno capace di buttarla dentro. I due grossi problemi della Samp vista questa sera, e non solo, sono chiari per tutti: manca un regista, un giocatore che indirizzi squadra e palloni, ed inoltre, manca un finalizzatore, un giocatore che butti la palla dentro; visti i cross della squadra sarebbe stato interessante vedere Petagna, alto, forte fisicamente, avrebbe potuto portare a buon fine i molti traversoni provenienti dalle fasce. Un’occasione persa secondo me, la squadra vista questa sera avrebbe potuto anche vincere la partita, ma per ovviare ai problemi appena elencati ci vuole del tempo, si devono creare automatismi e si deve dare velocità alla manovra: se non puoi battere l’avversario sulle individualità lo puoi solo sorprendere. Serve ancora tempo, anche se è un peccato vedere perdere una squadra così agguerrita.

 M. Ielli

 

Esclusiva Radiosamp: L’Editoriale: una svolta per non rivivere certi momenti.

Se la prestazione in occasione del derby era stata indecorosa, questo non si può dire della gara contro la Roma. La Sampdoria ha giocato, ha tenuto bene il campo, proponendo buone trame di gioco e creando qualche pericolo alla porta difesa da De Sanctis.

Per tutta la prima frazione di gioco, e buona parte della seconda, anche dopo il vantaggio siglato da Benatia, i ragazzi di Delio Rossi hanno dimostrato di essere vivi, di lottare fino alla fine, proprio come sabato scorso a Trieste. La reazione dopo il gol c’è stata, la voglia di giocare per la maglia più bella del mondo anche, e i tifosi lo hanno apprezzato, la Sud ha applaudito i suoi ragazzi.

Tuttavia, le buone prestazioni non fanno punti. E questi ultimi valgono oro. Nonostante la Samp abbia dato filo da torcere alla prima della classe (sempre più prima dopo la gara di stasera), e abia creato buone occasioni, è arrivata un’altra sconfitta, la terza consecutiva in casa. Per carità, nessuno avrebbe pronosticato sulla carta una vittoria del Doria stasera, ma altrettanto non si sarebbe immaginato una Sampdoria terzultima a soli due punti dopo cinque giornate di campionato, di cui tre disputate al Luigi Ferraris. Le gare in case, per una squadra che deve salvarsi, devono essere la forza in più, un vantaggio rispetto alle concorrenti, ma la squadra fino ad oggi non solo non ha mai raccolto un punto tra le mura amiche, ma nemmeno segnato.

Se analizziamo i gol della Sampdoria in queste prime partite stagionali, sono tutte arrivate o su errori del portiere avversario o su calcio piazzato. Questo dato di fatto evidenzia come ci sia difficoltà nel concludere a rete (stasera ci si è messo anche De Sanctis sul tiro di Gabbiadini): i tiri in porta si contano sulle dita della mano. E, si sa, è abbastanza ovvio, senza i gol non si fa tanta strada.

Un altro lato negativo è la difesa: in occasione della rete di Benatia è stata imbucata di nuovo, come in occasione del gol di Ekdal sabato; Gastaldello sembra aver perso lo smalto della passata stagione, Da Costa mette in evidenza i suoi limiti.

In ogni modo, pensare al passato (intendo a queste prime cinque partite molto negative) non ha senso; certo, ci si deve riflettere, si devono analizzare gli errori (anche stasera siamo stati puniti al primo), si deve capire cosa non va. Ma soprattutto, e mi rivolgo particolarmente a mister Rossi, va trovata la chiave della svolta, bisogna far fruttare al massimo gli elementi a disposizione, bisogna fare gol. E vincere.

Il campionato è lungo, niente da dire, ma è molto difficile; tutte le squadre bene o male qualche punto “inaspettato” alla vigilia lo stanno facendo (Sassuolo a Napoli su tutte), e la Sampdoria invece non è ancora riuscita a fare risultato.

Riassumendo, in questa serata si sono viste cose negative e positive: carattere e gioco in opposizione alla poca concretezza e alla rara pericolosità. I ragazzi hanno dato l’anima, hanno fatto tutto ciò che è nelle loro possibilità. Purtroppo, non è bastato, e con molto rammarico è arrivata la terza sconfitta. Anche se non tranquilla, almeno che sia salvezza.

Fabio Piccinelli

Grazie alla cortese collaborazione di Valentina Amaro, addetta stampa Associazione Culturale  WRS


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