C'è un mondo dietro Casablanca (1942), fortunatissimo film di Michael Curtiz, uno di quei titoli che entrano a buon diritto nel mito romantico di uomini e donne per generazioni. Va detto che Casablanca (basato su un testo di Murray Burnett e Joan Alison) è un autentico capolavoro in termini di intreccio, riprese, fotografia, interpretazione dell'immaginario durante il periodo bellico. Perfino il doppiaggio, quel suono un po' tronfio e oggi buffo, lascia un segno in chi vede questo sorprendente melodramma moderno.
Melodramma, in quanto storia di una donna - di angelica e sopranile bellezza - amata da due uomini: amata, non contesa. Victor e Rick sono due uomini che non lottano e non fanno mostra di odiarsi tra loro, come tenore e baritono dell'opera donizettiana o verdiana: ciascuno dei due fa i conti con la propria vita: Victor con un movimento internazionale di rivolta, Rick - il vagabondo delle più diverse cause di libertà - con il proprio passato e con la volta in cui fu lasciato solo alla stazione di Parigi, quando lei non venne.
Ma Casablanca non è solo una storia romantica ambientata sull'estremo versante occidentale del Sahara, come accadeva nell'esotico Marocco di von Sternberg. Cartapesta e studios o no, Casablanca è una città dove davvero si svolgono delle storie: la Storia irrompe in questa città di confine, con il suo transitorio, con l'effimero sapore del tempo che passa troppo in fretta. Il mondo entra nel film proprio mentre gli uomini e le donne cercano di proteggersi dal suo scorrere, dal suo senso: Rick, che "non ricorda" cosa abbia fatto la notte prima perché troppo lontana nel tempo, non sa ancora cosa farà in serata, perché non programma mai con tanto anticipo.
"Buoni" e "cattivi" si rincorrono senza sosta fino all'ultima scena e chissà quale doveva essere la fine prevista, quella fine più volte citata da Rick per una storia che non si capiva come fosse cominciata, né perché, e che nel 1942 era ben lontana dall'avviarsi al termine. Forse, forse proprio nella "cautela" narrativa stava la maggiore emozione di un film raccontato quando tutto ciò era vero e l'incertezza delle ragioni e delle vicende lacerava coscienze e vite in tutto il mondo.