A Casale Monferrato (AL), i gatti della numerosa colonia felina stanziatasi presso l'Ospedale "Santo Spirito" sono, a quanto pare, responsabili di un'infestazione di pulci nel seminterrato della struttura. L'ASL contatta i volontari dell'Associazione "Nonsologatti" (che si occupa dei gatti randagi presenti sul territorio - senza peraltro ricevere dal Comune un sostegno significativo) e comunica loro che i gatti devono essere spostati o dati in adozione. I volontari si mobilitano; ma spostare e trovare una nuova collocazione per una colonia felina non è un compito che si possa esaurire in poche ore. Così, qualche solerte e impaziente cittadino, decide di cominciare ad avvelenarli, per velocizzare la procedura.
L'articoletto de "Il Monferrato", di venerdì 15 luglio 2011.
Secondo quanto riportato dalla pagina locale de "La Stampa" di martedì 12 luglio 2011 e da "Il Monferrato" di martedì 12 e venerdì 15 luglio 2011, già tre gatti sarebbero stati trovati morti (avvelenati - scrive l'articolista: ma quali controlli e indagini sono stati svolti sui tre animali? E, se sono stati avvelenati, quali passi si stanno compiendo, affinché chi ha compiuto questo reato penale venga punito secondo la legislazione vigente?) presso il reparto di Medicina.
L'Associazione "Nonsologatti" rileva altresì che alcune persone sarebbero state viste aggirarsi per i giardini nei pressi dell'Ospedale, intenti a rimuovere i cadaveri di altri felini: fatto gravissimo, perché la sottrazione dei corpi impedisce i controlli del caso e l'accertamento del reato commesso.
La domanda che si pongono gli animalisti casalesi è: cosa stanno facendo il Comune e l'ASL locale, per fare in modo che questi fatti incresciosi e crudeli abbiano fine?