Casaleggio: tagliamo 200 miliardi e non usciamo dall’euro

Creato il 22 aprile 2014 da Blogaccio @blogaccioBlog

Di solito tutti gridano menzogne, noi gridiamo più forte per farci sentire. Vuoi conoscere i nostri conti? Vaffanculo. Il nostro sistema di comunicazione si mantiene con Google altrimenti andremmo falliti. Abbiamo un brutto carattere, se ci dai dell’autoritari, ti mandiamo affanculo. La nostra è democrazia diretta, non rappresentativa. La linea la decide a maggioranza il gruppo e la minoranza s’adegua. Se viola le regole, raus. Fuori. Applichiamo il metodo “recall” come negli Stati Uniti d’America, se gli elettori ti sfiduciano, ti espelliamo. Noi vogliamo il vincolo di mandato. Va per le spicce il presidente della “casaleggio associati”, non aspetta nemmeno il successivo turno elettorale e la bocciatura eventuale dell’eletto nelle urne. E’ impaziente, non s’attarda a riformare la Costituzione che garantisce ai Deputati libertà di coscienza. Lui s’affida al mouse e se sgarri ti butta fuori, senza perdono. Democrazia totalizzante di partito si potrebbe definire il M5S, l’esperimento senza eguali nel mondo per sua stessa ammissione. Niente è al fuori, niente è al di sopra del Movimento. La democrazia si realizza all’interno del movimento tra i soli iscritti, per poi arrivare in Parlamento luogo fisico della democrazia di tutti, senza termini di confronto pronti a votare esclusivamente le decisioni del gruppo. Per comprendere il tenore dell’esperimento che Grillo e Casaleggio stanno realizzando, basti pensare che anche nel PNF operò per vent’anni una fronda interna tollerata e lasciata governare da Mussolini. Il 25 luglio del 1943 quella stessa fronda lo depose votando l’ordine del giorno Grandi. Nel M5S, la minoranza invece deve tacere ed adeguarsi sempre e comunque. Anche il povero Pizzarotti dovrebbe sottoporsi a referendum prima della scadenza naturale del suo mandato secondo le regole dettate dalla “casaleggio associati”, perché non ha rispettato la promessa elettorale di chiudere l’inceneritore. D’altronde, ancora non è morto nessuno a Parma e non si vede come avrebbe potuto smontare una infrastruttura terminata, importantissima per i parmigiani che infatti tengono molto al loro sindaco. Se qualcuno si preoccupasse di fare un sondaggio tra i napoletani che pagano la tassa per lo smaltimento dei rifiuti più alta d’Italia, forse il M5S adotterebbe altre determinazioni in merito. Anche questa sarebbe democrazia diretta. La notizia bomba però lanciata da Casaleggio in questa intervista, è quella sull’euro. Giandomenico ci erudisce sorprendentemente sulla linea politica alle europee: il M5S NON sarà antieuro. Il Movimento punta a diventare il primo partito in Italia, e Casaleggio andrà a discutere la gestione dell’euro, non prima di aver fatto pulizia a casa propria: si possono tagliare 200 miliardi di spesa pubblica, annuncia. La Merkel sarà ben felice di riceverlo. Dopo Monti, Letta, Renzi pur di veder tagliare, siamo sicuri che la cancelliera riceverà anche Grillo e Casaleggio. Chissà che cosa ne pensa il “gruppo” in proposito. E la rete? Mettiamo il caso non dovesse votare i 200 mld di tagli, il fondatore sarà espulso?


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