Alf
Ho deciso di raccontare una delle disavventure che capitano alle “casalinghe ma non solo” che a causa del poco tempo a disposizione, rimangono abbagliate, sedotte e abbandonate da “salvatori”, che di salvatore han solo la veste e invece son persecutori.
Ieri mi son recata al supermercato e avendo un attimo di tempo in più rispetto ad altri giorni, ho indugiato con lo sguardo su tutti gli scaffali. Risultato? Ho comprato tante cosette di cui avrei potuto benissimo fare a meno dimenticando l’articolo fondamentale, la farina, però conquistando LUI. Non mi pareva vero! Avevo risolto con pochi euro un problema che affligge tutte le donne che hanno a casa il box doccia di vetro/cristallo trasparente.
Insomma, è chiaro no,
Dopo un’ora circa, torno in bagno per vedere l’effetto magico e… orrore!!! Tutto opaco, striato, macchiato. Uno schifo così non lo vedevo da quando c’erano i muratori. Mi vien da piangere… Un angolo, dico, un angolo che si fosse salvato dall’opacizzazione, niente! Non mi tocca che riprendere lei, l’odiata e riamata pezzuola e armarmi di quel detersivo di cui mi ha sempre parlato la mamma fin da piccina: l’olio di gomito e tanta pazienza! Finita la pulizia che mi ha regalato la schiena a pezzi, i capelli arruffati e una nuova ruga mi dedico alla lettura completa dell’etichetta e scopro che nella bottiglia c’è PROFUMO. Sì, avete letto bene. C’è scritto “contiene: profumo”. Io a penna ci ho aggiunto “ A ‘st’età credi ancora alla befana?”. Poi, ulteriore stranezza è che se non sapendo più cosa fartene dovessi decidere di bere il profumo miracoloso, non hai altro da fare che contattare il centro antiveleni di Niguarda (normalmente non basta il Pronto soccorso?). Quasi quasi telefono. Visto che abito in provincia di Salerno, credete che riuscirei a sopravvivere se decidessi di berlo, mentre mi raggiungerà l’ambulanza da Milano? E leggo ancora. “Non respirare gli aerosoli. Usare soltanto in luogo ben ventilato.” Quindi quando l’ho spruzzato nella doccia avrei dovuto spalancare il box, la finestra e la porta e sperare che la broncopolmonite per il vento che mi avrebbe investito, sarebbe stata davvero più facilmente gestibile dell’intossicazione da curare a Niguarda.
“Senza fatica”.