Gli esperti della società Rse (Ricerca sul Sistema Energetico) hanno presentato nella nuova monografia “Edifici energeticamente efficienti: un’opportunità” un quadro non molto felice delle case degli italiani.
Nella monografia, le case degli italiani risultano infatti vecchie e sprecone. Il 65% degli edifici residenziali ha più di 40 anni e, grazie a piccoli interventi di riqualificazione energetica, si potrebbero ridurre i consumi del 30% che a livello nazionale equivarrebbe ad un risparmio di 8 milioni di tonnellate di petrolio, con una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari a 19 milioni di tonnellate.
Facendo una stima complessiva servirebbero investimenti per 137 miliardi.
Stefano Besseghini, amministratore delegato di Rse, ha commentato inoltre che integrare l’efficienza energetica alle opere di manutenzione degli edifici, che oggi riguardano già il 2% del parco edilizio italiano, potrebbe essere la chiave per aprire nuovi scenari e soprattutto per trovare imprese in grado di accostarsi al progetto di riqualificazione con una logica industriale, questo a beneficio dell’intera filiera e con un maggior tasso di vantaggio economico e competitivo.
(fonte: http://www.repubblica.it)