“E’ terribile che una terra così bella sia stata rovinata”: è questo il primo commento di Papa Francesco, nel giorno della sua attesissima visita a Caserta, dove ad attenderlo c’erano ben 200mila persone.
E’ in elicottero quando gli mostrano i suoli avvelenati e le aree in cui sono state ammassate le ecoballe. La “Terra dei Fuochi” sconvolge anche il Pontefice che, innanzitutto, esorta i fedeli di quelle terre ad andare avanti, nonostante le difficoltà: “Io so che voi soffrite, ma chi segue Gesù, chi dà il primato a Dio deve avere il coraggio di dire no al male, alla violenza, alle sopraffazioni per vivere una vita in favore della legalità e del bene comune. Chi diventa amico di Dio si impegna a salvaguardare la vita dei fratelli e la loro salute anche rispettando l’ambiente e la natura”. 200mila persone hanno applaudito con passione ogni passaggio dell’omelia, e Papa Francesco, quasi spinto dall’onda di entusiasmo, ha insistito: “Dovete salvaguardare la vita e la natura e questa vostra bella terra che richiede di essere tutelata e preservata, che richiede di dire no a ogni forma di corruzione e illegalità, che richiede a tutti di essere servitori della verità”. Nell’omelia il Papa ha celebrato la patrona di Caserta, Sant’Anna, “la nonna di Gesù, mamma di Maria. Certamente ha fatto un buon lavoro. E oggi vi incoraggio tutti a vivere questa festa patronale liberi da ogni condizionamento, espressione pura della fede”.
Alle 17 Bergoglio ha percorso con la papamobile il piazzale antistante la Reggia di Caserta, dove si è svolta la processione (foto La Presse). Pioggia e poi sole hanno accompagnato i 250mila fedeli assiepati fin dalle 7 del mattino per accogliere il Pontefice che non si è risparmiato: carezze e baci a bimbi, genitori, disabili e immigrati. Tutti arrivati con ogni mezzo: treni, pullman, macchine, soprattutto dalla provincia di Caserta, il territorio più martoriato. E’ ancora una volta il Sud Italia nei pensieri del Papa (sesta visita pastorale su otto nel Mezzogiorno), e il Sud ha risposto alla grande. Un grande striscione, al centro della piazza: “Uniti contro camorra e razzismo” vale più di ogni parola o commento. Sua Santità tornerà a Caserta lunedì per un incontro privato con il pastore evangelico Giovanni Traettino, suo vecchio amico di Buenos Aires.
Caserta, 200mila per il Papa: "Difendete questa terra", 10.0 out of 10 based on 1 rating