Tutto è partito da Pescopagano, zona dove vivono a stretto contatto la comunità italiana e una folta comunità africana, e lì due ivoriani di 30 e 37 anni, sono stati feriti alla gambe, qualcuno dice mentre erano in bicicletta, da un italiano residente in zona, che sarebbe intervenuto per difendere il padre, un vigilante privato. Entrambi sono stati fermati dalla polizia.
Il figlio ha raccontato agli investigatori che il padre si sarebbe avvicinato ai due ivoriani perché i due stavano portando un pacco, e avrebbe chiesto loro se l’avessero rubato; da quelle parole è esploso il litigio. L’uomo, è intervenuto per difendere il padre, e ha sparato i due alle gambe. I due ragazzi feriti sono stati ricoverati non in pericolo di vita, presso la clinica Pineta Grande di Castel Volturno.
L’accaduto ha scatenato una fortissima reazione tra gli immigrati, che sono scesi in strada dando fuoco a 4 autovetture e un furgone; in uno dei mezzi è anche esplosa una bombola del gas. E’ stato danneggiato dalle fiamme anche il primo piano di una villetta a schiera, adiacente all’abitazione dell’aggressore, vero obiettivo dei protestanti. Quella a Castel Volturno è una convivenza sul “filo del rasoio” fatta di equilibri di cristallo facilmente smontabili. Episodi simili erano già accaduti, ma scene come quelle di ieri notte non si erano mai viste,ora la situazione, in paese, sembra essersi tranquillizzata.