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Casi di “coscienza” e coming-out imbarazzanti: mamma, ma sono diventata grillina? La trascrizione della “seduta”.

Creato il 25 gennaio 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
untitleddi Rina Brundu. No, non mi riesce ancora di scriverne in libertà. Cercate di capire, scivere o parlare di date cose non è facile. E poi ci sono gli amici, le conoscenze, i colleghi, i posteri: che cosa penseranno? Eppurtuttavia sento che DEVO fare questo primo passo. È necessario o impazzirò altrimenti. Così ho pensato che la miglior cosa sia pubbblicare la trascrizione integrale dell’ultima “seduta” con il Dottor S. Di fatto è stato proprio nel suo studio che il “problema” è venuto fuori in tutta la sua preoccupante drammaticità. Il Dottor S. è un professionista noto e celebrato che a suo tempo si occupò, con magre soddisfazioni, anche del signor Zeno Cosini; inoltre, ha accettato ben volentieri di darmi una mano dietro mera presentazione di un’adeguata parcella saldata in anticipo. Ne deriva che la sottostante “scrittura” è vera quanto sono veri tutti gli dei del creato, la cui benedizione imperitura non mi vergogno ad invocare sulle nostre teste. Amen.

Dottor S: Si accomodi… la prego.

Errebì: Si accomodi? La fa facile, lei, dottore. Eh no, io non fumo, non bevo, non uso droghe… E non faccio di quei sogni lì….

Dottor S: Quali sogni?

Errebì: Quelli che poi dovrei spiegarle usando delle bambole.

Dottor S (sorride paziente): Capisco. Però un… problema… sembrerebbe esserci.

Errebì: Forse… Può darsi…. Non saprei….

Dottor S: Su, su, non faccia così. E poi ha saldato la parcella in anticipo quindi…. dobbiamo parlarne.

Errebì (nervosa): D’accordo… ma da dove cominciare?

Dottor S: Dall’inizio… mi racconti il primo momento in cui lei si è sentita… “diversa”….

Errebì: Non saprei, dottore, di sicuro ero molto piccola.

Dottor S: Tipo?

Errebì: Tipo… bambina delle elementari. Avevo grande fiducia nel prossimo. Degli ideali. Pensavo… mi perdoni… che noi umani venissimo con il germe dell’onestà incorporato…

Dottor S: Ha fatto qualcosa per curarsi?

Errebì: Come no! Non appena ho cominciato a capire…. sa, volevo essere come gli altri… ho frequentato persone… diverse. Ne ho ammirato i modi, ho tentato di imitarli, ma..

Dottor S: Ma?

Errebì: Niente! Alla fine ero sempre io e quel dannato scrupolo di coscienza… Quante notti insonni! C’erano momenti in cui avrei voluto strapparmelo con le unghie dalla carne viva. Sa quante porte si sarebbero spalancate? Probabilmente mi occuperei di un giornale di prestigio e avrei la mia poltrona in pelle umana che, le confesso, ho sempre desiderato…. Invece…

Dottor S: Invece?

Erreb: Invece? Invece nulla, nada, nisba. Niente compromessi e quando qualcuno me li proponeva, ascoltavo in rispettoso silenzio mentre lo schifo montava dentro…

Dottor S: D’accordo. Ma… cos’é successo negli ultimi tempi? Qualcosa sarà pur successo… Meglio ancora, le ordino di dirmi  cosa è successo? Su, nessuna vergogna, abbia il coraggio di parlare chiaro…

Errebì (titubante): Dottore… temo.. di essere diventata  ggigiaujlajla.————

Dottor S: Mi scusi? Non ho capito!

Errebì: Temo di essere  diventata  ggigiaujlajla.————

Dottor S: Non ho capito:le ripeto, parli chiaro…

Errebì (composta e scandendo le parole): Dottore, temo di essere diventata grillina.

Dottor S (dopo un lungo silenzio e dopo avere impercettibilmente spostato la sedia all’indietro): Uhm… ehm… comprendo: ma ne é sicura?

Errebì: Sicura al cento per cento. I sintomi…

Dottor S: I sintomi… I sintomi: cosa vuole saperne lei dei sintomi? Ha forse una laurea in medicina?

Errebì: No, però…

Dottor S: Ecco, lo vede? Diceva il grande Ippocrate, mai fare diagnosi senza chiari dati alla mano. E poi… e poi… quali sarebbero questi sintomi?

Errebì: Di recente ho notato una aumentata incapacità di sopportare le furbizie e i privilegi della Casta…

Dottor S: Bah…. sciocchezze. Che altro?

Errebì: Dottore.. io non credo nelle (si zittisce e poi… tutto d’un fiato)… minch… uhm… nei discorsi del presidente del Consiglio?

Dottor S: Shhhhhhh (guardandosi intorno prima a destra e poi a sinistra) si, calmi, perdio! Certo non posso negare che qui un qualche grave problema c’é….

Errebì: Glielo dicevo, no?

Dottor S: Ma li guarda i telegiornali, li legge i giornali?

Errebì: Religiosamente. Ogni giorno.

Dottor S: Be’ deve fare di più. Si regali qualche abbonamento… riveda i TG in registrata… insomma, deve respirare normalità e vedrà che questi pensieri insani le passeranno…

Errebì: Dice?

Dottor S: Certo che lo dico o non vorrà mettere in dubbio la mia preparazione professionale?

Errebì: Per carità!

Dottor S: E poi.. data la sua “insicurezza” nel denunciare questa “patologia”, deduco che ci siano anche degli anticorpi su cui possiamo contare…

Errebì (rinvigorita): Be’, non faccio difficoltà a dirle che ho sempre creduto in una sorta di “capitalismo corretto”, laddove il maggior bene dei più favorisce anche gli altri esseri meno fortunati. Insomma, l’onestà deve andare per mano con il “lavoro” e quindi non le nego che questa idea del “reddito di cittadinanza” mi sta molto sulle palle…

Dottor S: Vede? Vede? Non tutto è perduto, non si abbatta.

Errebì: Ne è convinto, dottore?

Dottor S: Sicurissimo! Le prescrivo subito 20 puntate mensili di Porta a Porta, 50 telegiornali RAI, un abbonamento al Corsera, una copia de Le memorie di Giuliano Ferrara dopo la conversione al renzismo… e vedrà che in tre settimane il suo problema sarà solo un ricordo.

Errebì: Grazie, grazie, dottore. È bello scoprire che in Italia esistono ancora integerrimi professionisti di antico stampo….

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