Il sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, torna a rivolgersi al Governo nell’ambito del caso Eternit, e nello specifico, riguardo alla cosiddetta “offerta del diavolo” proposta dall’imputato svizzero Stephan Schmidheiny. Il primo cittadino casalese ha infatti inviato una lettera al ministro della Sanità, Renato Balduzzi, in cui si richiede un incontro urgente per discutere delle osservazioni espresse dal Ministro in merito all’offerta dell’imputato svizzero Stephan Schmidheiny al Comune di Casale Monferrato e per discutere la situazione socio-sanitaria della città.
“Abbiamo richiesto un incontro urgente con il ministro”, ha affermato Demezzi, “perché riteniamo che l’interesse personale di un esponente del Governo Nazionale debba essere colto come un segnale importante in questo momento molto delicato per Casale Monferrato. È nostra volontà illustrare al Ministro tutti i dettagli della situazione socio – ambientale e sanitaria della città e conseguentemente la improcrastinabile necessità di poter disporre di una significativa somma per tale scopo, che l’Amministrazione ha altresì individuato nell’offerta dell’imputato svizzero. Infatti, abbiamo anticipato al Ministro una parte della documentazione sul caso Eternit nella nostra città”.
“In particolare, nell’incontro con il Ministro vorremmo illustrare la necessità di intervenire tempestivamente per eliminare ogni possibile rischio per la salute, sia tramite il completamento delle bonifiche sia accelerando il più possibile la ricerca sul mesotelioma e sulle altre malattie derivanti dall’esposizione all’amianto; ovvero in perfetta coerenza con la motivazione di base che ha condotto l’Amministrazione a ragionare sull’offerta. Proprio per questo”, ha proseguito il sindaco, ” la Giunta Comunale, interpretando nell’autorevole intervento del Ministro anche la volontà per un concreto sostegno dello Stato alle succitate esigenze della città, non potrebbe esimersi dal riconsiderare l’offerta di Schmidheiny nel caso ci fosse, come ipotizzato, la possibilità di ottenere un altrettanto rapido intervento dello Stato per riportare il nostro territorio ad un livello di salubrità e sicurezza compatibili con il diritto alla vita e alla salute, che da troppo tempo i cittadini di Casale Monferrato vedono messo gravemente a rischio”.
Demezzi, e con lui la comunità casalese, è in attesa di una risposta da parte di Roma. Si farà vivo il quasi-conterraneo ministro Balduzzi?
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