Il “caso Idem” non resta tale solo nelle definizioni dei giornali: la procura di Ravenna ha aperto un fascicolo di indagine sul Ministro,
Foto Giuseppe Nicoloro, licenza CC BY-SA-NC
seppur “senza ipotesi di reato”. E oggi si attende un intervento per spiegare eventuali dimissioni.
La dimenticanza, se così si può chiamare, del ministro allo Sport, ha destato molto scalpore in questi giorni, e giustamente, perchè in un periodo tanto basato sul rispetto delle regole e sull’”austerità”, in tutti i sensi, come quello di oggi, il fallimento plateale in questo senso di chi dovrebbe dare l’esempio più di tutti è quanto di peggio si possa prospettare per la reputazione già disastrata della nostra politica. La rabbia suscitata da un comportamento forse non doloso, ma sicuramente “colpevole”, nel senso più propriamente giuridico del termine, ha portato molti a richiedere a gran voce le dimissioni del ministro (appoggiate da Lega e Movimento 5 Stelle), che tuttavia, forte anche del supporto mostratole dal Presidente Letta, ha espresso la sua intenzione di rimanere saldamente al suo posto.
Anche dal mondo dello sport provengono contestazioni: Fiona May le ha consigliato di dimettersi “per non lasciare ombre”.
Delle dimissioni deciderà questo pomeriggio lo stesso Presidente del Consiglio, ma le possibilità che esse vengano effettivamente accolte sono risibili, anche se Letta aveva in precedenza dichiarato: “l’osservanza delle regole è uno degli elementi chiave della vita del nostro governo”.
Le numerose dichiarazioni della Idem, inoltre, non sono state delle più felici. Dopo aver accusato il sistema mediatico e i suoi oppositori di utilizzare strumentalmente la faccenda per gettare discredito su di lei, tanto che aveva definito le parole scritte e dette a tal proposito “pesanti come pietre”, ma non aveva mai negato la sussistenza delle accuse, dichiarando sin dall’inizio che avrebbe sanato qualsiasi irregolarità: senza dunque mai mettere in dubbio l’esistenza di queste irregolarità. Un comportamento insomma discutibile, seppur desideroso di fare ammenda.
Quali che siano le risultanze della procura di Ravenna e in qualsiasi modo si svilupperà il “caso Idem”, certo appare l’ennesima sconfitta dell’idea che si vorrebbe far passare di una politica totalmente pulita ed i cui partecipanti sono immacolati: un’idea sacrosanta da perseguire, ma ancora, evidentemente, molto lontana dall’essere raggiunta.
Articolo di Giacomo Conti