Si riapre il caso Moro? Questa volta sembra che il Vaticano dia un contributo particolare alla storia del caso Aldo Moro. Papa Francesco, in qualche modo, riapre il caso Moro.
Il nunzio apostolico del Regno Unito, Antonio Mennini, il 9 di marzo sarà alla nuova Commissione parlamentare d'inchiesta sul caso Aldo Moro.
Sarebbe stato Papa Bergoglio a decidere che l'immunità diplomatica dei nunzi in questo caso andava accantonata. Una scelta importante.
Durante il sequestro Aldo Moro Antonio Mennini sarebbe stato il padre confessore di Aldo Moro, noto come "Don Antonello" era un giovane prete della diocesi di Roma (31 anni, viceparroco a Roma, nella chiesa di Santa Chiara in piazza dei Giochi Delfici, a poche centinaia di metri dall'abitazione di Moro), e secondo quanto affermato dall'ex capo dello Stato Francesco Cossiga prima di morire (2010), sarebbe stato vicino a Moro durante la prigionia. Lo avrebbe addirittura confessato e gli avrebbe impartito l'estrema unzione all'interno della prigione delle Br prima della uccisione.
Possibile? Secondo Cossiga "Don Antonello Mennini raggiunse Aldo Moro nel covo delle Brigate Rosse e noi non lo scoprimmo. Ci scappò don Mennini", disse Cossiga.
Antonio Mennini secondo Il Messaggero sarebbe figlio di Luigi allora numero 2 dello Ior, di cui era presidente Paul Marcinkus, ma risulterebbe essere stato anche "il canale segreto" di comunicazione tra i terroristi e la Santa Sede (il pontefice era Paolo VI, amico personale di Moro) per tentare di salvare il prigioniero.
E' strano infatti che dopo il sequestro Mennini venne trasferito all'estero Turchia, Bulgaria, Federazione Russa, Uzbekistan, infine Gran Bretagna (2010).
Negli anni in Mennini non avrebbe mai deposto, solo qualche mese fa Mennini è stato chiamato dalla Santa Sede e gli è stato detto di rendersi disponibile a deporre, concordando data e modalità dell'audizione con Giuseppe Fioroni, presidente della Commissione Moro che ha avviato i suoi lavori nell'ottobre 2014.