L’agente, ex amico di Parolisi, è stato interrogato per 4 ore come persona informata sui fatti, al centro dell’audizione, il dettaglio delle fotografie scattate al cadavere con il cellulare dall’agente penitenziario riferito da Parolisi a pochi giorni dal ritrovamento del corpo della vittima e smentito dallo stesso Paciolla dinnanzi alla procura ascolana, ricordiamo invece che Salvatore Parolisi aveva più volte asserito di aver visto le foto nel telefonino dell’amico. Su questa contraddizione e su altre circostanze stanno lavorando i magistrati teramani.
La procura si accanisce su Paciolla infatti è stato ascoltato già 6 volte evidentemente o la sua è una testimonianza chiave oppure sa qualcosa. Ancora invece, nonostante le fughe di notizie, non è stata interrogata Ludovica Perrone, la soldatessa amante di Parolisi, il cui arrivo a Teramo non avverrà a breve, così almeno scrive il cronista del Resto del Carlino. Nel frattempo però vanno avanti le indagini degli inquirenti, e si resta in attesa dei risultati dei reperti prelevati a Ripe di Civitella dai Ris e dei risultati sul computer portatile del caporal maggiore, al momento unico indagato per l’omicidio volontario pluriaggravato della moglie.
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