Caso Ruby, il racconto di un agente che l'arrestò: "quel festino ad Arcore e le avances di Berlusconi"

Continua il processo Rubygate dove Silvio Berlusconi è imputato per concussione e prostituzione minorile. A far discutere è la testimonianza di un agente, della questura milanese, che ricorda le confidenze di Ruby nelle fasi del fermo.
Al momento del fermo Ruby, si trovava in un centro estetico in zona corso Buenos Aires. L'ex conquilina Caterina Pasquino la riconobbe e chiamo' subito il 113 per denunciarla, visto che qualche giorno prima le aveva rubato soldi e gioielli per una valore di circa 3 mila euro.
L'agente Ermes Cafaro spiega : " Io e il collega Russo siamo intervenuti dopo quella telefonata che arrivò verso le 18,15". I due agenti scoprirono dopo degli accertamenti che : " aveva un precedente per furto e che si era allontanata circa un anno prima da una comunità a Messina". Il pm dei minori Annamaria Fiorillo, contattata poco dopo le 19, decise di  " affidarla a una comunità, dopo il foto-segnalamento, visti i suoi precedenti, e spiegò che, nel caso non ci fosse stato posto, dovevamo trattenerla in Questura fino al giorno successivo".
La minorenne fu affidata a Nicole Minetti dietro pressioni, secondo l'accusa, di Silvio Berlusconi. " Ruby ebbe una reazione emotiva di sofferenza e si mise a piangere, quando le dicemmo cosa aveva deciso il pm minorile - aggiunge Cafaro.

Inoltre Cafaro ricorda le parole del collega, il quale gli disse " che c’erano persone che si erano presentate in Questura e di telefonate e pressioni in merito alla minore, la quale a differenza di quanto era stato detto dal pm minorile era stata affidata a un’altra persona", Nicole Minetti.
L'agente ha affermato che Ruby gli disse che " Silvio Berlusconi non era a conoscenza che lei fosse minorenne. Sapeva che era marocchina ma si era dichiarata maggiorenne - ed aggiunge sulla festa  - non si era divertita perché c’erano uomini e donne alcune delle quali si spogliavano".
Ruby avrebbe fatto credere di essere la nipote di Mubarak perchè lei voleva fare il carabienere, e quando il poliziotto le fece notare che non aveva alcun documento, la ragazza rispose che ci avrebbe pensato Silvio a farle avere tutto quello che serviva.