Casomai

Creato il 12 dicembre 2011 da Newmoon35 @si

Trama: Tommaso, creativo pubblicitario e Stefania, truccatrice di moda, si conoscono, si piacciono, si innamorano, si sposano ed hanno anche un bel bambino. Tutto normale, tutto perfetto, non fosse per le continue intrusioni da parte di amici e parenti che, con continui, insistenti e spesso non richiesti consigli, interferiscono nelle decisioni della coppia minacciandone la serenità. Se ci si aggiungono poi le difficoltà della vita, la coppia arriverà presto a trasformare l'amore in livore puro. Ma questa non è l'unica strada da percorrere per Tommaso e Stefania...
Non ho una gran simpatia per Fabio Volo, anzi, diciamola pure tutta, mi sta proprio sulle scatole. Lo trovo spocchiosetto, mi irrita quella sua aria  pseudo-intellettual paracula, quel suo ergersi, ma i numeri gli danno ragione, a nume tutelare dei trentenni di oggi (e che hanno fatto di male poveretti..).Eppure c'è stato un momento, probabilmente prima di essere divorato dal suo stesso Ego, in cui il nostro sembrava promettere abbastanza bene.
Senza essere un capolavoro, infatti, ritengo che "Casomai" sia un film decisamente pregevole e che lascia nello spettatore un buon ricordo.Meno leggero e superficiale di quello che vuole apparire, "Casomai" ci racconta quello che sembra essere il progressivo autodistruggersi di una coppia, il passare dall'amore al livore attraverso inutili accuse e recriminazioni,  ma lo fa con estremo garbo, senza cadute di stile o volgarità gratuite spesso tanto care alla commedia italiana degli ultimi anni.
D'Alatri si dimostra anche qui un pregevole regista, dirigendo bene tutti gli attori, tra cui spicca Gennaro Nunziante, che interpreta un prete decisamente più "illuminato" nel fornire consigli di qualsiasi consulente matrimoniale. E poi ci sono i due protagonisti. Stefania Rocca è brava ed intensa come sa essere, Fabio Volo, qui al suo esordio, probabilmente perchè guidato da mani esperte, è, ebbene si, misurato e mai banale.
Tommaso e Stefania, in fondo, siamo un pochino tutti noi, ed il non rassegnarsi ad essere "per forza infelici" ha creato un film che la sottoscritta ricorda con molto affetto e che consiglia molto caldamente, magari in una fredda serata d'inverno.
"Ma come si fa a pensare che l’amore possa dissolversi così, scomparire all’improvviso. E i baci, le carezze, le speranze, l’amore? E io non ci credo. Noo, io credo invece sia rimasto sepolto, soffocato sotto una grande quantità d’interferenze, intrusioni, pressioni di ogni genere che nulla hanno a che vedere con l’amore. Io credo sia proprio così. Ma non sarà che quando due persone si amano fanno paura? A chi? All’infelicità! L’infelicità sembra diventata il motore del mondo. Rende parecchio. Due persone divise spendono più di due unite: due case, due automobili, due lavatrici, due dentifrici. Tutto doppio! Anche l’infelicità. E attenzione. Le persone infelici spendono di più perché hanno bisogno di premiarsi. No. Così non va... "

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