Bologna, Modo Infoshop.
L’aperitivo da Modo Infoshop è una ricorrenza tipicamente bolognese, un momento di raduno e convivialità prima di dirigersi verso altre mete notturne, ma può tranquillamente trasformarsi in una serata lunga, quelle dove i bicchieri vuoti e le ciotole di noccioline non si contano più. Il bar è caldo e affollato, ma alcuni si stanno chiedendo il perché di quella chitarra elettrica e di quella grande mezzaluna di pedali nell’angolo del locale.
Il pavimento in gomma bolle funge da modesto confine spaziale per il set di Cassandra, che inizia senza se e senza ma, insinuandosi lentamente tra le chiacchiere accese dei consumatori. Il flusso di suono e rumore è ininterrotto e si muove in mezzo ai brani tratti dalla tape “E/E”, realizzata in collaborazione con le label romane ANGST e Suicide Autoproduzioni. Il pubblico – tra affezionati e curiosi – viene condotto per mano sul sentiero personale di Claudia Rae Boom, perché la dimensione musicale che lei crea è fin troppo intima per potervi accedere da soli. Un viaggio apparentemente senza fine, con mete che cambiano di continuo, così come la modulazione della voce, l’accensione dei pedali, l’ausilio della chitarra elettrica e l’utilizzo di un archetto che fende con decisione le corde. La mezzora di live varia con estratti da “Maledetti”, che spazia da ricordi melodici all’esasperazione più noise, fino alle atmosfere arcaiche di “Ventunesimo Canto”, che vanno distorcendosi in onde e muri di suono, avanzando verso gli ascoltatori e rompendo di netto la quarta parete. Il pubblico, anche involontario, viene catturato nella rete introspettiva di Claudia, nell’intreccio personale che lascia trapelare molteplici aspetti, facce e progetti che la vedono partecipe nella Capitale (in primis la direzione artistica del circolo DalVerme, non in ultimo [godog] e ADDIO).
Allo stesso modo del piccolo puzzle contenuto della confezione della tape “E/E”, Cassandra ti porge delle tessere da lei stessa predeterminate, ma senza vincoli di forma o incastro, per darti la libertà di comporre tutte le bestemmie che vuoi.