Cassandra - Christa Wolf

Creato il 06 marzo 2012 da La Stamberga Dei Lettori

I Contenuti
Cassandra, la veggente figlia di Ecuba e Priamo, racconta il tramonto e la rovina della sua città.Si affollano alla memoria la traversata dell'Egeo in tempesta, l'arrivo a Troia delle Amazzoni, i delitti di Achille la bestia, la rottura con il padre Priamo accecato dal meccanismo inarrestabile della guerra, la vita delle comunità femminili sulle rive del fiume Scamandro, l'amore con Enea.
La Recensione



'Il passato non è morto, e non è nemmeno passato. Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo'(Christa Wolf, Trame d'infanzia)
Con un lungo monologo di circa duecento pagine Christa Wolf, intellettuale tedesca vissuta sotto la RDT fino alla sua caduta, ripercorre l'itinerario spirituale di Cassandra, personaggio mitologico, figlia del re di Troia Priamo, divenuta prigioniera di guerra e concubina dell'acheo Agamennone e da lui condotta a Micene, dove troverà la morte per mano della moglie leggittima, Clitemnestra, in cerca di vendetta per l'uccisione della figlia Ifigenia da parte del marito in partenza per la guerra.Lo scenario segue i deliri profetici della sacerdotessa che avendo rifutato l'amore del dio Apollo era rimasta mutilata nelle sue facoltà mantiche: condannata a vedere il futuro senza essere creduta è vittima di una serie di giochi politici e insieme emblema della figura femminile sospesa tra modelli sociali diversi e opposti, quello matriarcale e quello patriarcale.L'apertura è fulminea: chi abbia visto, anche solo in foto, la porta dei leoni a Micene davanti alla quale, in limine mortis, Cassandra si trova, riconoscerà il senso di caldo e di desolazione con cui la protagonista affronta e attende una fine ormai certa.Tutto il resto del complesso soliloquio della pizia davanti ai minacciosi leoni della soglia micenea ripercorre le varie fasi della guerra di Troia, i suoi retroscena politici immaginati sulla scorta della narrazione omerica nella corte di Priamo e sul campo di battaglia: scivolano via nel ricordo le immagini - distorte dal punto di vista visionario della voce narrante - di Achille, degradato da eroe valoroso a bestia assetata di sangue, di Polissena, sorella di Cassandra e vittima sacrificale anch'essa, di Ecuba regina madre coinvolta nelle lotte per il potere, di Paride, intrigante ultimo arrivato tra i figli del prolifico re di Troia, che cerca in Elena il perno di una scalata ai vertici della rocca di Pergamo.La rivisitazione impegnata della critica e intellettuale, integrata, sì, nel regime comunista della Germania dell'Est ma non supina rispetto alle gerarchie di partito e di governo, trasforma la vicenda di Cassandra in una specie di paradigma femminile della diversità e del dissenso, manifesto di un pacifismo remissivo ma non sottomesso.Piano, volutamente privo di trucchi retorici atti a fascinare il lettore, il monologo di Christa Wolf si erge difficile e scabro, massiccio nella tessitura complessa di intrecci logici, storici ed emotivi, come le macerie di Ilio.
Giudizio:+3stelle+
Articolo di Polyfilo
Dettagli del libro
  • Titolo: Cassandra
  • Titolo originale: Kassandra
  • Autore: Christa Wolf
  • Traduttore: Anita Raja
  • Editore: Edizioni E/O
  • Data di Pubblicazione: 1990
  • Collana: Tascabili E/O
  • ISBN-13: 9788876410833
  • Pagine: 159
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 10,00

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