Nome scientifico Cassia della famiglia delle Caesalpinaceae, origine America, Australia, Asia. Il genere Cassia comprende più di 500 specie di piante sia erbacee delicate, annuali o perenni, sia suffruticose, arbustive e arboree, sempreverdi o a foglie decidue. Una parte di esse ha notevoli pregi decorativi dovuti alle foglie composte da foglioline pennate e ai fiori gialli riuniti in infiorescenze; altre hanno proprietà medicinali. La fioritura avviene in primavera-estate.
Le cassie si coltivano in piena terra (nelle zone a clima mite) o in vaso (nelle zone più fredde) tenendole in luogo riparato in autunno-inverno per collocarle all'aperto solo nella bella stagione. Si mettono a dimora in primavera in un terreno di medio impasto, concimato con 10 kg/mq di sostanza organica ben matura, in posizione soleggiata ma protetta. Il substrato per il vaso, sul cui fondo va messo un po' di ghiaietto o altro materiale molto filtrante, deve essere composto da 50% di terra fertile, 25% di torba e 25% di sabbia, concimato con 500 g di sostanza organica ben matura per decalitro di terra. In primavera-estate aggiungere all'acqua di irrigazione, ogni 20 giorni, 15 g di concime complesso per decalitro. Per regolare l'altezza o la forma degli arbusti, potare in primavera.
Esposizione, temperatura, annaffiatura, rinvasatura
Le cassie richiedono il pieno sole o comunque molta luminosità. Sono resistenti alle alte temperature, ma non sopportano quelle inferiori a 7-9°C. L'annaffiatura deve essere abbondante soprattutto nella stagione calda. La rinvasatura si effettua in primavera in vasi man mano più grandi fino ad arrivare a 30 cm di diametro.
Moltiplicazione
Si semina in primavera, in luogo riparato, oppure è possibile prelevare talee legnose in luglio-agosto da piantare subito. In entrambi i casi utilizzare un substrato composto da torba con agriperlite o sabbia in parti uguali. Appena le piantine sono maneggiabili o le talee sono ben radicate, si invasano singolarmente, mettendole a dimora la primavera successiva.
Malattie e parassiti
Macchie fogliari e marciumi degli steli e del colletto sono causate da funghi e si curano con i fungicidi. Le larve minatrici, che scavano minuscole gallerie nelle foglie, si controllano con insetticidi appositi. Cocciniglie e afidi provocano sia danni diretti, per la sottrazione delle sostanze nutritive, sia indiretti, per l'insediamento delle fumaggini sulla loro melata: intervenire con anticoccidici e aficidi
Consigli per l'acquisto
Semi e piante in vaso si trovano presso i vivaisti e garden centre. Per i semi controllare che siano recenti perchè sia garantita la germinabilità. Le piante devono essere compatte, senza segni di malattie.
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