Prima di modificare definitivamente la sua coreografia orbitale attorno a Saturno, la sonda della NASA Cassini ha catturato una bella collezione di foto delle lune ghiacciate del pianeta.
Il 14 gennaio è stato uno dei giorni più ricchi di incontri non mirati dall'inizio dell'anno.
Alle 06:58 UTC la sonda ha raggiunto il periasse per la Rev 230 ("Rev" cioè "Giro" viene usato per indicare l'orbita) ad un'altitudine di 94.481 chilometri dalla cima delle nubi di Saturno.
Una delle prime lune a finire sotto tiro è stata Mima, da una distanza di 27.558 chilometri.
La Narrow Angle Camera della Cassini ha ripreso diversi frame con filtri infrarosso, verde ed ultravioletto dell'emisfero sul lato opposto al caratteristico cratere Herschel. Tuttavia, queste immagini sono un po' complicate da assemblare, non facendo parte di un'osservazione mirata, a causa delle repentine variazioni di scala e prospettiva. Qui sotto uno screenshot tratto dal catalogo ufficiale.
Poco dopo la sonda ha tentato di fotografare Dafni, il piccolo satellite di appena 8 chilometri di diametro che orbita nella divisione di Keeler, all'interno dell'anello A. Purtroppo la luna deve aver mancato l'appuntamento e non compare in nessuna delle 24 immagini. Un vero peccato: se l'impresa fosse riuscita queste sarebbero state tra le migliori riprese con una risoluzione di 120 metri per pixel.
Subito dopo è toccato a Telesto, il satellite di Saturno di 24 chilometri di diametro che condivide la propria orbita con Teti.
La sua superficie appare piuttosto liscia, così come quella di Pandora, come fosse rivestita di un fine mantello di polvere e ghiaccio.
Qui sotto un'animazione mostra l'intero incontro. Ogni frame è stato ottenuto combinando insieme i filtri infrarosso, verde e blu. La risoluzione migliore è 91 metri per pixel. Il file è disponibile per il download dalla nostra gallery.
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Prima e dopo l'incontro con Telesto la Cassini ha monitorato l'attività dei geyser di Encelado man mano che la luna si muove verso Saturno lungo la sua orbita. Le immagini sono state raccolte nell'animazione qui sotto, che potete scaricare dalla nostra gallery.
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Ovviamente, non potevano mancare all'appello Teti e Titano, entrambi illuminati a mezzaluna come due veri gioielli nei cieli di Saturno.
Uno spicchio di In questa composizione il colore è stato ottenuto combinando i filtri infrarosso, verde ed ultravioletto ( Teti ripreso dalla Narrow Angle Camera della sonda della NASA Cassini il 14 gennaio 2016, da una distanza di 340.000 chilometri.
download).
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Questa suggestiva vista di Titano è stata ripresa dalla sonda della NASA Cassini il 19 gennaio 2016, da una distanza di 1,53 milioni di chilometri. In questa composizione i filtri rosso, verde e blu sono stati integrati con l'ultravioletto per cogliere le sfumature degli strati più alti dell'atmosfera ( download).
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Ora, però, l'orbita della Cassini è destinata a diventare per sempre più inclinata rispetto al piano degli anelli e di conseguenza diminuiranno anche le possibilità di osservare casualmente le lune ghiacciate. Così il team sta iniziando i preparativi per il 2017, il drammatico anno che segnerà la fine di questa incredibile missione.
Dopo una prima manovra il 30 dicembre 2015, la seconda delle cinque programmate ha avuto luogo sabato 23 gennaio 2016, quando la Wide Angle Camera ha ripreso l'immagini di Saturno in apertura. Nella sequenza, ad ogni accensione del motore segue un volo a gravità assistita attorno a Saturno o a Titano per rimodellare l'orbita della sonda ed aumentare l'inclinazione rispetto all'equatore del pianeta. Una terza operazione è prevista per l'1 febbraio, poi per il 25 marzo e l'ultima per il 4 aprile.
Entro fine novembre la sonda volerà lungo un percorso che la porterà sopra i poli di Saturno passando appena fuori dagli anelli principali, quelle che la squadra chiama " F-ring orbits". Dopo 20 "F-ring orbits", inizierà l'ultima fase chiamata " Grand Finale" durante la quale la sonda passerà 22 volte attraverso gli anelli più interni, prima di terminare il suo viaggio nell'atmosfera di Saturno il 15 Settembre 2017.