La raccolta inizia in autunno e nonostante l’avvento della tecnologia ci sono ancora oggi molti contadini che all’impiego dei moderni e sofisticati macchinari preferiscono la raccolta a mano, così come vuole la tradizione.
Ed è proprio in Calabria che, in passato, è stato il cibo essenziale per la maggior parte del suo popolo, proprio grazie alle sue proprietà sane e nutrienti.
In ricordo di questi tempi passati in molte zone della regione ogni anno, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, si tengono le tipiche sagre, un’occasione unica per riassaporare quest’alimento dal gusto antico.
Le tipiche caldarroste, che consistono nel preparare le castagne arrostite sul fuoco, ci accompagnano poi per tutte le festività natalizie e, assaporarle mentre acquistiamo i regali, rende il Natale in Calabria ancora più speciale.
Ma preparare delle buone caldarroste non è così semplice cose si può pensare. Ci sono, infatti, una serie di accortezze da seguire e che fanno la differenza. Sicuramente quelle cucinate a casa non hanno lo stesso sapore di quelle acquistate dal venditore ambulante di quartiere, ma il risultato può essere davvero soddisfacente.
Innanzitutto bisogna accertarsi che le castagne siano integre e possibilmente della stessa misura, poi con un coltello bisogna intaccarne la superficie praticando un taglio fino ad arrivare alla polpa.
Questa operazione ha un nome ben preciso, nel gergo tecnico infatti si dice che vengono castrate, e serve a impedire che la castagna esploda una volta sottoposta al calore.
La pentola da utilizzare è quella bucherellata dotata di un lungo manico, che è chiamata per l’appunto padella da castagne. Anche in questo caso c’ è però un’altra accortezza da seguire. Infatti, con questa pentola, se usata direttamente sul fornello a gas, si rischia di far bruciare l’esterno molto tempo prima che il cuore della castagna sia pronto.
Bisogna, quindi, disporre sotto la padella uno spargifiamma. Arrostirle a fuoco lento per circa 20 minuti e girarle spesso è l’ultimo segreto da seguire.
Dopo di che non ci resta che mangiarle e magari gustarle in compagnia di un buon bicchiere di vino rosso.