E ho scoperto che alla fine, sono nient'altro che dei dolcetti molto semplici e molto comuni nella pasticceria popolare della nostra regione, quasi onnipresenti ai buffet, soprattutto alle feste contadine. Neanche sapevo che si chiamassero castagnole.
Comunque, davanti a dei dolcetti così slurposi, da poter preparare con una ricetta così facile e veloce, non ho saputo resistere e... detto fatto! E anzi, fatte e pubblicate, per chi avesse voglia di cimentarsi.
Con le seguenti dosi, si ottengono circa 25 castagnole.
- 350 g di farina (io ho usato kamut, ma solo perché ce l'avevo)
- 150 g di zucchero (io ho usato quello di canna, ma superfino però)
- 8 g di lievito per dolci
- un pizzico di sale
- 50 g di latte (io parzialmente scremato bio)
- 2 uova bio
- 100 g di burro di centrifuga
- scorza grattugiata di un'arancia (io un cucchiaino bello colmo di pasta d'arancia)
Per la bagna all'arancia:
- 300 g di acqua
- 140 g di zucchero (io quello fino Zéfiro)
- la scorza di un'arancia bio
- zucchero semolato (io di canna zuperfino)
- pirottini
Versare farina, zucchero, lievito e sale nella ciotola della planetaria e, con la frusta a K, dare qualche giro a bassa velocità per mescolare bene il tutto.
Praticare una cavità centrale e, senza troppo complimenti, buttarci dentro il latte, le uova, la scorza e il burro.
Impastare finché gli ingredienti non siano tutti ben amalgamati, fino ad ottenere una massa bella densa e lavorabile con le mani.
Staccare tanti pezzi di impasto e fare delle palline grosse come una noce.
Disporre le palline sulla leccarda foderata con la cartaforno e cuocere nel forno preriscaldato a 200° statico (se si inforna una leccarda sola, 180° ventilato se se ne infornano due contemporaneamente) per 10 minuti secondo Il Pasticcione, a me ce ne sono voluti 15, e non sarebbe stato male lasciarli anche qualche minuto in più. In cottura, le palline si spanderanno leggermente e formeranno le crepe in superficie, ma soprattutto, bisognerà fare attenzione a non farle colorire.
Aspettare che le castagnole solidifichino un po' prima di passarle delicatamente su una gratella di raffreddamento.
Nel frattempo, preparare la bagna all'arancia (*) mettendo in un pentolino lo zucchero, l'acqua e la scorza dell'arancia, rigorosamente senza albedo. Portare a ebollizione, finché lo zucchero non si sia sciolto completamente. Quando si sarà raffreddata, togliere le scorze e mangiarle. Cioè, fatelo se vi va. Io le ho mangiate mentre bagnavo le castagnole :-)
Intingere le castagnole nella bagna, rotolarle nello zucchero e adagiarle nei pirottini.
Semplici e buone, con amore dall'Abruzzo forte e gentile :-)
(*) per chi volesse provare la bagna all'alchermes, che io non ho fatto, rimando alla ricetta de Il Pasticcione.