L’arte di strada come strumento per salvare dall’oblio un borgo medievale. Negli anni la formula di Castellarte è rimasta fedele a se stessa; quello che è cresciuto esponenzialmente è il livello degli artisti coinvolti e il successo del pubblico, che ha ormai superato le 60.000 presenze annue.
Tre notti fantasmagoriche, dunque, per assistere a ben 26 spettacoli gratuiti con il corollario di: mostre fotografiche, conversazioni culturali, installazioni, yoga, itinerari turistici, enogastronomia di qualità, artigianato artistico ed il Premio “Una vita per l’arte” che sarà assegnato a Franco Dragone, uno dei più grandi show-maker del mondo, assurto alla fama planetaria per aver firmato gli show più belli del Cirque du Soleil.
Viuzze, stradine e sagrati diventano, per tre sere dal sapore picaresco, il “palcoscenico diffuso” di Castellarte, calcato da artisti che hanno scelto la strada per vivere il contatto con un pubblico che, qui, è particolarmente avvezzo a questo tipo di coinvolgimento.
I ventisei spettacoli sono suddivisi tra teatro, arte circense e musica. Per il teatro sono presenti: la Compagnia Radici di Cairano, nata sotto l’egida di Dragone; il marionettista ungherese Bence Sarkadi; la straordinaria Laura Kibel (già nella fiction del Cirque du Soleil) che crea i suoi personaggi “travestendo” piedi, gambe e braccia; il ventriloquo Dante Cigarini e il la compagnia Co.Cis con “Diario di viaggi” che racconta, con la viva voce del protagonista oggi novantunenne, i due anni di prigionia di Francesco Di Nardo durante la II Guerra Mondiale.
Straordinario il programma dell’arte circense che spazia dagli statunitensi Strange Comedy, già nel Cirque du Soleil e protagonisti di un genere che mescola giocoleria, teatro e cabaret; al fascinoso prestidigitatore Diogo Alvares che manipola con arte palline, oggetti vari e sigarette; al surreale Bapo, l’olandese che si lancia in spericolati numeri di bicicletta acrobatica e suona la sua orchestra personale fatta di decine di trombette cucite sul costume di scena; ad Andrea Fidelio, alias Dj Busker (vincitore di Cantieri di Strade, concorso nazionale FNAS) con la sua giocoleria condita di beat box e umorismo.
Sarà la musica a fare la parte del leone in questo XX Festival internazionale di Artisti in Strada. Tra i più attesi sicuramente Eusebio Martinelli & Gipsy Abarth Orkestar e Finaz. Il primo è un trombettista dal curriculum ricchissimo (Vinicio Capossela, Marc Ribot, Mauro Pagani, Roy Paci, Calexico, Negramaro, etc.) che presenta a Castellarte il suo cd “Gazpacho; il secondo è Finaz, uno dei più raffinati e virtuosi chitarristi italiani e co-fondatore della Bandabardò. A Castellarte porta “Guitar solo” il suo ultimo lavoro acustico che miscela anime diverse, dalla dance al tango al rock.
Non meno interessante il resto del cast musicale che comprende: l’eccentrica brass band inglese Trans-Siberian March Band; i Guappecartò con atmosfere francesi e patchanka; lo swing anni ’40 di Sugar Daddy & Cereal Killers; il vintage degli irpini The Jumpers ed Everybody Needs Some Blues e la suadente bossa nova dei partenopei Animanova.
Infuocato il dj set di Vinyl Gianpy “il dj del popolo” con la sua selezione di vinili beat e rock’n’roll; stravagante quello del bolognese Dj Pravda che trascina il pubblico con balkan beat, gipsy groove, russian ska, tarantella e latin patchanka.
La bandiera del folk rivisitato è tenuta alta da tre gruppi irpini: gli ZekeTam con il loro folk rock; l’alternative folk orchestra Karmaregà, con la loro bambola-simbolo Holly e la storica band Lumanera dal repertorio originale ed impegnato. Accanto a loro i “resistenti” della Dioniso Folk Band e la marching band calabrese Takabum con un repertorio di funky, jazz, rhythm’n’blues e grandi girasoli sui cappelli. Più “mondialista” la musica del cantautore girovago Sandro Joyeux, sospeso tra Francia ed Africa ed il dub venato di elettronica e degli irpini 4medouble Dub.
L’offerta di Castellarte è arricchita quest’anno da “Storia di strada e di strade”, ciclo di conversazioni curate da Antonella Russoniello con: Bruno Ruffilli, giornalista musicale del quotidiano La Stampa (26 luglio); il botanico della SUN prof. Sandro Strumia e il dott. Sabatino Troisi, esperto di fauna selvatica (27 luglio) e lo scrittore Marco Ciriello che presenta il romanzo “Il Vangelo a benzina” (Bompiani) con reading dell’attore Paolo Capozzo (28 luglio). Sabato 27 luglio la redazione del giornale online +Piueconomia si trasferisce a Castellarte per i suoi Salotti con imprenditori, sindacalisti e protagonisti del mondo produttivo.
C’è spazio anche per lo yoga al tramonto con il M° Michelangelo Melchionna di JayAnanda Yoga (26 luglio) e per tre giorni di itinerari turistici, curati da Elisabetta De Feo in collaborazione con Irpinia Trekking e FIAB Federazione Irpinia Amici della Bicicletta. Le arti figurative saranno rappresentate dalla mostra “Obiettivo Castellarte” con le foto di Antonio Bergamino e Francesco Chiorazzi e i manifesti delle venti edizioni di Castellarte realizzate da Franco Lancio e Grafistudio Associati; dalle sculture luminose di Federico Lucariello; dalle immagini di Uanm Tv; dalla scultura in vetro di Giuseppe Rubicco che sarà donata a Franco Dragone per il Premio Una Vita per l’Arte e dal grande dipinto del pittore Giovanni Spiniello dal titolo “La favola della Torre dell’Acqua”.
Ricca ed articolata la presenza degli artigiani, selezionati da Animarte, e l’offerta enogastronomica articolata in quattro Aree del Gusto, curate dai fratelli Grieco dell’Osteria I Santi e dall’Associazione Castellarte, dove assaggiare i piatti tradizionali del comprensorio del Partenio e il Taurasi, il Fiano di Avellino ed il Greco di Tufo, i tre vini DOCG irpini ormai apprezzati in tutto il mondo.
Informazioni dettagliate sul programma sul sito www.castellarte.it