Cataclismi ricorrenti...

Creato il 08 aprile 2015 da Marte @CPiramidale

Laggo quindi esisto... :D
Ovvero: dopo una più che comprensibile latitanza pasquale (che a fare settantadue-mille-mila cose in contemporanea, con le festività di mezzo, c'ho sempre dei problemi logistici mica da ridere... ;) ), con la cadenza ciclico-circolare che da sempre mi contraddistingue, sono ritornato placidamente anche su "Cataclysm: Dark Days Ahead", prendendo coscienza di un fatto a dir poco traumatizzante...
In questa verdastra landa desolata, fatto salvo un fugace e timido accenno, non abbiamo mai seriamente parlato dello "strategic survivor/sandbox/roguelike" a tema "zombie" più complesso e strafico della storia dell'umanità e del videogioco tutto!!! :)
CHE DELITTO!!! :)
Ma rimediamo immediatamente, non temete...

"Cataclysm", in tutto il suo splendente splendore! :)


Avete presente la tematica dell'epidemia/invasione "zombie"?! Quanti videogiochi, negli anni (da "Resident Evil" fino all'insospettabile "Minecraft"...), hanno affrontato più o meno direttamente quest'argomento??? La risposta è: infiniti (soprattutto negli ultimissimi anni, sulla scia di un'orda famelica di nuovi "films" che hanno ulteriormente rinfocolato l'incubo ricorrente di George Andrew Romero... ;) ).
Ma quanti, tra questi "videogames", sono veramente in grado di calare l'utente in un mondo ostile, dove la mera sopravvivenza è l'unica ragione di vita?! La risposta è altrettanto facile: uno solo. "Cataclysm: DDA". Già il nome dice tutto. Giorni neri all'orizzonte. Speranze di vita ridotte al lumicino. Rassegnazione: TANTISSIMA.
Da questo punto di vista, infatti, "Cataclysm" è un videogioco decisamente anomalo. Il giocatore è praticamente solo contro il mondo (a meno di non attivare i "PNG", dalle opzioni... ;) ) e lo scopo ultimo della sua esistenza è solo ed esclusivamente la sopravvivenza. Nessuno straordinario fine ultimo da perseguire. Nessun "boss finale globale totale" da affrontare e sconfiggere per salvare il genere umano. Nessun fantomatico "Amuleto Di Yendor" da recuperare, per lenire le pene dell'umanità...
...Ti svegli solo, spaventato e seminudo e da li in avanti è tutta discesa, sull'otto-volante dell'incubo. Uniche preoccupazioni: trovare degli abiti caldi per difenderti dalle intemperie, imparare a procacciarti in qualche modo il cibo e raccogliere l'acqua, avendo cura di depurarla (per evitare di contrarre brutte malattie...).
...E poi l'autodifesa, contro gli animali selvatici e le orde di affamatissimi non-morti succhiacervelli, che non ti daranno tregua né di giorno, né di notte...
Per il resto, tanto "crafting" e tenace ed incessabile miglioramento delle tue "skills", per adattarti ad un mondo che vuole vederti morto nel più breve tempo possibile.
...Ed il bello è che in questo vasto mondo, nel quale sembra che tu non possa fare praticamente nulla, in realtà PUOI FARE TUTTO! Davvero. Non sto scherzando. Il sistema di "crafting" di "Cataclysm" è una delle implementazioni più complesse e versatili che io abbia mai visto. Della serie: si parte dalla creazione dell'arma basica per eccellenza (il micidiale "stecco appuntito", oppure la temibile "clava-sasso nel calzino"... :P ) e si arriva alla costruzione pezzo per pezzo di articolati e complicatissimi autoveicoli blindati e pesantemente armati, che possono essere successivamente materialmente guidati, in "game", o perfino TELECOMANDATI, volendo...

Tipo questo carismatico veicolo denominato "Patata Verde" a forma di...
NON PATATA (ma verde, se non altro... :P ).


Morale: quando scopri che nonostante tutto riesci comunque a sopravvivere, hai appena scalfito la superficie di un videogioco che ti consente di diventare il padrone di un mondo nel quale tutto può essere costruito e distrutto a piacimento, con le giuste competenze e qualche attrezzo.
Datemi un bastone appuntito e vi solleverò il mondo! :D

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