Catanzaro: presentazione del docufilm “Bomb! Burning Fantasy”

Creato il 08 giugno 2015 da Af68 @AntonioFalcone1

Dopo l’anteprima del 4 giugno allo storico Filmstudio di Roma, con grande successo di pubblico e  stampa, venerdì 12 giugno la Cineteca della Calabria e la Casa del Cinema di Catanzaro presenteranno presso la Sala Arca Enel (Piazza Matteotti) del capoluogo calabrese, alle ore 20.30, Bomb! Burning Fantasy (Italia 2014, durata 68′, ScarFord Produzioni e Mongolfiera Editrice-Spettacoli), docufilm di Matteo Scarfò dedicato alla vita di Gregory Corso. Il grande poeta della Beat Generation, morto a Roma nel 2001, un personaggio dalla vita travagliata, difficile e contrastata, eppure illuminata, nel buio profondo in cui è spesso caduto, dalla luce della sua poesia, è interpretato da Nick Mancuso, attore italo-americano (Ticket to Heaven e Trappola in alto mare, ora in Italia per girare The Lemon Grove, di Dale Hildebrand) che firma anche la sceneggiatura del film insieme a Matteo e Giovanni Scarfò. Ray Abruzzo (Dynasty, The Practice, I Soprano, Boston Legal) riveste il ruolo del narratore, John Savage interpreta se stesso, mentre Elisabetta Pozzi (grande attrice di teatro) ha il ruolo chiave di Percy B. Shelley.

Gregory Corso (Wikipedia)

Un cast davvero straordinario, all’interno di un esperimento visivo ed emotivo che mescola stili e linguaggi, con il contributo di scenografie digitali e animazione 3D a cura di Roberto Stranges, e accompagnato dal progressive rock dei Nimby, giovane band calabrese e con la musica di Daniele D’Angelo e Lorenzo Sutton.
“Fare un docufilm su Gregory Corso” – dichiara il regista, che sarà presente alla proiezione – “significa da una parte parlare di un personaggio ‘profetico’, dall’altra di un uomo terreno che ha vissuto i suoi molti travagli interiori e materiali con grande onestà intellettuale. Corso è sempre imprevedibile, impossibile da classificare: è fantasia in fiamme. Anche per questo Bomb!, che prende il titolo da una delle sue opere più famose, non è un biopic nel senso classico del termine, non segue una narrazione cronologica, ma si propone di rappresentare le suggestioni emotive di uno sguardo visionario capace di tradurre il suo mondo in parole di Poesia”.


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