Ubisoft si lancia nel mercato dei titoli free-2-play su console; prepariamoci a combattere!
Una delle sorprese di quest'estate, Spartacus Legends è il secondo titolo free-2-play ad approdare sul market place 360 dopo l'interessante Happy Wars. Completamente gratuito per gli utenti Gold, questo picchiaduro curato da Kung Fu Factory ci proietta ai tempi dei mitici gladiatori, ispirandosi alla serie televisiva prodotta nel 2010. Nonostante il nome però non ci troviamo ad impersonare il mitico schiavo di Tracia, ma siamo piuttosto nei panni di un manager in grado di gestire una variegata scuderia di guerrieri. Il motivo è abbastanza chiaro fin da subito, Spartacus Legends è un titolo incentrato sulle micro transazioni, dove la valuta in argento recuperabile all'interno del gioco viene affiancata da quella in oro, che è possibile acquistare nello store con soldi veri. Saranno riusciti i programmatori a mantenere un equilibrio accettabile tra giocatori paganti e non?
Gloria e sangue
Ambientato nell'antica Capua, il gioco presenta una struttura vagamente articolata e con venature gestionali. Possiamo muoverci lungo i quartieri della città per affrontare duelli dalla difficoltà crescente.
Tasche bucate
Il peso delle microtransazioni si fa decisamente sentire nelle meccaniche di Spartacus Legends, fortunatamente però il gioco non ne rimane schiacciato. E' possibile affrontare illimitatamente gli scontri per guadagnare nuovo argento e fama, una caratteristica tutto sommato apprezzabile per un tipo di prodotto come questo. L'aspetto che destava maggiore preoccupazione era quello dei decessi. Gli scontri possono terminare con la morte permanente dell'avversario, nel nostro caso è sufficiente eseguire una fatality spettacolare se siamo riusciti ad esaltare adeguatamente il pubblico (c'è anche un perk apposito), mentre per quanto riguarda la cpu rimane un parametro stabilito dal livello di letalità nelle statistiche. Il particolare scottante è che una volta che siamo stati uccisi perderemo definitivamente il nostro gladiatore, a meno di resuscitarlo pagando cifre insanguinate. Questa trovata aumenta indubbiamente la tensione dei combattimenti, ma rischiava al contempo di spezzare delicati equilibri ludici. Kung Fu Factory però è stata molto scaltra ad aggirare il problema, permettendo di trasferire la sudata attrezzatura e svincolando il livello di esperienza accumulato dai singoli lottatori. L'aggiornamento del roster è anzi agevolato dal gioco stesso e permette di scoprire combattenti molto diversi tra loro. Non attaccatevi morbosamente al vostro gladiatore virtuale insomma, perché potete perderlo in qualsiasi momento.
Spartacus Legends - Trailer di lancio
Sangue e arena
Una volta scesi nell'arena è facile appurare la natura della produzione Kung Fu Factory, ovvero quella di un picchiaduro a incontri con un sistema di combattimento piuttosto elementare. Le mosse sono ridotte all'osso: un colpo potente, uno leggero, una presa, una sorta di counter e due mosse evasive, non c'è davvero molto altro, anche se la varietà delle armi e relativi approcci conferisce un certo dinamismo di situazioni. I problemi sono altri e vengono rapidamente identificati nel dubbio sistema di collisioni, l'intelligenza artificiale e la scarsa reattività dei lottatori, quest'ultima davvero snervante, tanto da obbligare a premere più volte i tasti senza la sicurezza che la mossa venga effettuata. Il rischio di sfociare nel becero button mashing è forte, acuito dalla facilità con cui è possibile abbattere la maggior parte degli avversari con una singola e reiterata mossa. L'intelligenza artificiale è basata su elementari calcoli matematici vincolati alle statistiche del lottatore, una volta al cospetto delle Leggende, combattenti particolarmente ostici che presidiano i distretti, le cose si fanno problematiche e con il rischio praticamente certo di perdere il lottatore in caso di sconfitta. Risulta chiaro come sia praticamente impossibile sconfiggere un avversario di ranking clamorosamente superiore al nostro, caratteristica estesa anche ai match online, dove è possibile affrontare avversari in carne e ossa attraverso un sistema di matchmaking evoluto, ma in questo caso il divario tra giocatori gratis e paganti è quasi insostenibile. Graficamente Spartacus Legends è tutt'altro che esaltante, con lottatori anonimi, animazioni legnose, rallentamenti e una sporcizia video notevole, il gioco utilizza filtri di antialiasing particolarmente aggressivi, col risultato di presentare un'immagine terribilmente sfocata. La modellazione poligonale è talmente misera da sembrare appartenente alla scorsa generazione. Piuttosto appagante invece la violenza a video, adeguata per il tipo di ambientazione, con schizzi di sangue che imbrattano progressivamente l'arena e mosse finali particolarmente truculente. Il gioco è in inglese con testi in italiano.
Spartacus Legends è un free-2-play che merita attenzione per una serie di caratteristiche interessanti, come la fase gestionale e una certa tensione conferita dal fatto di poter perdere il proprio gladiatore. Per contro, la parte relativa al combattimento è molto più farraginosa a causa di una lentezza nei comandi snervante e un'intelligenza artificiale poco elastica, mentre gli scontri online sono eccessivamente influenzati dal peso delle microtransazioni. A prescindere da questo dobbiamo fare un plauso a Kung Fu Factory per essersi sforzata di mantenere un certo equilibrio per coloro intenzionati ad investire tempo senza aprire il portafoglio.
Dario RossiPro
- Alcune caratteristiche interessanti
- La tensione derivata dal poter perdere il lottatore
- Si può giocare senza spendere nulla
Contro
- Graficamente mediocre
- Lentezza nella risposta ai comandi
- Intelligenza artificiale poco elaborata