"Quella di far pagare il canone Rai insieme alla bolletta della luce è una delle varie forme allo studio - sono le parole di Catricalà - non è forse la migliore possibile, ma è fra quelle che saranno più considerate". Parlando del contrasto all'evasione del canone, ha aggiunto: "Riaprirò il tavolo sull'individuazione degli strumenti migliori", ma "prima è necessario chiudere e firmare il contratto di servizio pubblico, per far capire che non è un pagamento ingiusto, ma di un servizio".
Lo stesso Catricalà, pochi giorni fa, aveva definito come "insopportabile" il livello di evasione di questa tassa, che è la meno pagata dagli italiani: l'ammanco complessivo ammonta ogni anno a 800 milioni di euro. E si calcola che quasi un italiano su tre non lo paghi.
Ma proprio perché la tassa è particolarmente odiata, l'idea di Catricalà ha avuto accoglienze opposte. Secondo Giorgio Merlo, dirigente nazionale area servizio pubblico Pd, "è una buona idea da condividere ed assecondare. Ovviamente per tutti coloro che non coltivano l'obiettivo di liquidare la Rai attraverso la sua privatizzazione". Contrario, invece, Jonny Crosio (Lega Nord): "Il governo smetta di taglieggiare i cittadini e abolisca subito il canone, un'imposta assurda per un paese civile".