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Catricalà: "L`asta per le frequenze tv sarà chiusa entro l`estate e la base sarà di 90,75 mln. Imminente fusione Tim broadcasting e l`Espresso" (Reuters)

Creato il 05 febbraio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
L'asta per l'assegnazione delle frequenze tv frutto del cosiddetto dividendo digitale probabilmente sarà chiusa entro l'estate di quest'anno e partirà dal prezzo di 90,75 milioni per i tre lotti. Lo ha detto il viceministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà nel corso di un'audizione al Senato per presentare il bando del beauty contest.
 In questi giorni, ha spietato il viceministro, «si stanno definendo con gli uffici della Commissione gli ultimi dettagli» e «stiamo aspettando ad horas la conferma del recepimento delle osservazioni per poter trasmettere il testo all'Agcom e alla Gazzetta Ufficiale, entro questa o al massimo nella prossima settimana.
Ai sensi del decreto legge n. 16/12, convertito in legge n. 44/12, al fine di assicurare l’uso efficiente e la valorizzazione economica dello spettro radio, 11 nonche’ per aprire il mercato di radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale a soggetti nuovi entranti o agli operatori minori esistente, verranno assegnati nuovi diritti di uso per frequenze televisive nazionali tramite un’asta con offerte economiche con rilanci competitivi".
"Tenendo conto, che dopo la pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta ufficiale dovrà trascorrere un mese per la presentazione delle domande, almeno un'altro mese per la verifica, piu' un altro per l'avvio effettivo della gara, è molto probabile che le operazioni finiscano per chiudersi comunque entro l'estate del 2014", ha detto il viceministro.
Catricalà ha spiegato che le "offerte economiche prevedono un sistema di miglioramento competitivo, con importo minimo stabilito in base al costo per abitante e [tenendo conto della] copertura potenziale: la base d'asta prevista nel bando è pari a circa 29.300.00 euro, 29.825.000 euro, 31.625.000 euro rispettivamente".
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha stimato un copertura "che varia dall'89,5% del lotto L1 (e 91,1% per L2) al 96,6% del lotto L3. I lotti L1 e L2 potrebbero presentare residui problemi di compatibilità internazionale", ha spiegato il viceministro. Catricalà ha ricordato che il provvedimento consente di concorrere per tutti e tre i lotti ai soli nuovi entranti o piccoli operatori (cioè che detengono un solo multiplex).
Gli operatori integrati, attivi su altre piattaforme con una quota di mercato superiore al 50% della tv a pagamento, come Sky, potranno gareggiare solo per due lotti, al massimo L1 e L3. Esclusi dalla partecipazione alla gara gli operatori che detengono tre o più multiplex Mediaset, Rai e Telecom Italia Media.
All'asta andranno frequenze che compongono tre reti televisive digitali terrestri nazionale "con un diritto d'uso ventennale non trasferibile per i primi tre anni, due in banda VHF e uno in banda UHF".
Il vice ministro per lo Sviluppo economico, Antonio Catricalà, dice che le trattative fra Tim broadcasting e l'Espresso sono avanzate a tal punto che presto si potrà giungere all'integrazione fra le due società.
Presentando l'assetto del mercato il viceministro ha detto: "è imminente il consolidamento di un nuovo soggetto detentore di 5 multiplex a seguito dell'imminente fusione tra Tim broadcasting e l'Espresso".

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