Cattivàre
Dal latino tardo captivare ‘fare prigioniero’, derivato di captivus ‘prigioniero’.
Verbo transitivo.
1. (antico) Far prigioniero, ridurre in schiavitù.
2. (figurato) Con la particella pronominale si, guadagnarsi, acquistarsi, in frasi come cattivarsi la benevolenza, la stima, l’animo di qualcuno, per i propri effettivi meriti o con artifizi.
Accattivàre
Composto di a-, con significato di direzione, avvicinamento, e cattivare.
Verbo transitivo.
Lo stesso che cattivare, ma oggi divenuto di uso più comune, specialmente con la particella si (accattivarsi la simpatia, il favore del pubblico, e simili).
Cattivànte
Participio presente di cattivare.
Aggettivo.
Che cerca di attrarre e di ottenere, o che anche riesce ad attrarre e ottenere, la simpatia e il favore: con modi, con maniere, con frasi cattivanti; gli rivolgeva sorrisi cattivanti.
Accattivànte
Participio presente di accattivare.
Aggettivo.
Attraente, che suscita simpatia e interesse: un romanzo accattivante.
Una (parola) giapponese a Roma
Danzon [dan’tson]
Voce spagnola cubana, accrescitivo di danza ‘ballo, danza’.
Sostantivo maschile invariabile.
(musica) Danza popolare cubana di origine africana, simile all’habanera.
RAGAZZE BON-BON
Cheerleader più appesantite del solito.
Di Pietro Scalzo.
Quarantunesimo libro, terzo indizio
I personaggi che ruotano intorno al nostro piccolo uomo sono molti: i famigliari, innanzitutto, di cui si vergogna al punto di disconoscerli in pubblico.