Cattocomunisti, fasciocomunisti e possibili evoluzioni

Creato il 27 aprile 2011 da Andrea Rattacaso @rattablog2
Da quando avevo 16 anni, non ricordo per quale motivo, sono partito con un forte orientamento politico di destra. Alle mie prime elezioni, le ricordo ancora, votai Silvio Berlusconi perché la sinistra aveva sbagliatoe bisognava cambiare (non sapevo nemmeno in cosa), perché io ero di destra, ero per la meritocrazia, ero per la giustizia, ero per un governo forte che mettesse finalmente un po' di ordine, perché ero un cristiano cattolico  e non volevo avere nulla a che fare con gli atei comunisti ecc. Poi, sentendo i comizi, anche io ero pienamente alleato con i valori di "libertà" proposti da Forza Italia.
Essere di destra nel 2001 era molto diverso da oggi, ve ne sarete accorti dalle motivazioni del mio primo voto. Con il tempo però la "destra", così come per la "sinistra", si è trasformata nel pensiero della coalizione che la rappresentava, indipendentemente dal fatto di essere allineati o no all'ideologia. Quei politici di allora si definivano i "moderati", di destra e di sinistra.
Senza troppi giri di parole, essere di destra oggi vuol dire essere d'accordo con con il pensiero del governo, senza se e senza ma, tutti gli altri sono comunisti...
Oggi scrivo questo post con un sorriso velato, perché davvero mi viene quasi da ridere se penso a come è cambiata l'opinione pubblica in questi miei 10 anni di interesse politico.
Dopo il mio primo voto a Berlusconi, dato che io ho sempre ascoltato le critiche, sono andato un po' ad informarmi. Ho fatto la conoscenza di Travaglio, ma era solo una voce fuori dal coro; il mio presidente del consiglio era un uomo ricco e potente ed era normale che attentassero alle sue ricchezze, che sparlassero di lui, quasi come se fossero invidiosi.
Fortunatamente il mio modo di essere mi aiutò molto in quegli anni; da adolescente mi ero coniato un proverbio che era perfetto per il mio carattere: "Se mi dici che c'è un asino che vola io non ci credo a priori, ma se sento ragliare guardo ANCHE in alto!". Per questo motivo, pur non credendo alle informazioni su internet, cominciai a tenere d'occhio tutto quello che faceva il governo dal 2002 fino ad oggi.
Penso che tutti sappiate come è andata a finire. Dopo giorni, mesi e anni di continue delusioni cominciai ad odiare Berlusconi, non tanto perché mi sentivo ingannato ma perché vedevo tante persone berlusconiane come lo ero io che non volevano vedere l'evidenza. Cominciai a litigare anche con qualche amico e, per la prima volta della mia vita, cominciai ad esser definito "COMUNISTA". 
Con il tempo ovviamente sono maturato, da 2-3 anni ormai riesco a vedere la politica in modo molto più distaccato riuscendo a cogliere dei punti di vista che difficilmente con il mio vecchio atteggiamento di "tifoso politico" sarei riuscito ad afferrare.
Il punto però non è questo. In questi anni molti si sono staccati dalla coalizione di destra e puntualmente sono stati accostati al comunismo delle dittature:
  • i magistrati che accusavano il Premier sono diventate "le Toghe Rosse", nonostante la magistratura sia sempre stata l'emblema della destra della giustizia;
  • i cattolici che non condividevano il pensiero del premier, anche membri del clero, sono diventati "i Cattocomunisti";
  • gli opinionisti migliori d'Italia e gli artisti contrari alla coalizione di destra sono diventati "gli intellettuali di sinistra".
  • Le trasmissioni di approfondimento giornalistico, che non nascondevano le verità sul premier, sono diventate "programmi di sinistra".
  • Molti temi sociali e ambientali sono diventati "idee di sinistra".
Il massimo, che nemmeno Walt Disney avrebbe potuto concepire, l'ho visto dopo il distacco di Fini da Berlusconi. Da questo episodio è nata una creatura incredibile: "il Fasciocomunista".
Io sono un ex-berlusconiano, so come ragionano i berluscones. Se per caso ne capitasse uno a leggere questo intervento già so che durante la lettura si innalzerebbe una miriade di barriere difensive, ossia dei bei pregiudizi ben confezionati. Probabilmente sarei il classico blogger di sinistra
Da anni ormai queste etichette non mi fanno più effetto, ormai all'ideologia del partito ho sostituito le buone idee, che non hanno estremismi o nemici politici, ma si fanno guidare solo dal buon senso e dal bene per la collettività. Il mio percorso però è stato faticoso, e so che tanti soffrono ad essere considerati strani a non pensarla come "la maggioranza" degli italiani, per questo oggi  vorrei raccontarvi una cosa, sperando di chiarivi un po' le idee.
Conoscete per caso il Maccartismo? Dopo la II Guerra Mondiale, con l'inizio della Guerra Fredda, negli Stati Uniti cominciò a dilagare la paura verso il comunismo Russo. Il particolare, il senatore americano Joseph McCarthy, amava definire "Comunista" qualsiasi cosa contraria all'atteggiamento capitalista americano, indipendentemente se fosse positiva o negativa per la collettività.
Nonostante oggi non esista alcuna minaccia comunista, in Italia la coalizione di destra sta usando la stessa tecnica per plasmare i propri elettori e, dovete ammetterlo, funziona a meraviglia. Addirittura, ma per fortuna hanno fallito, hanno cercato di associare le parole "libertà" e "amore" all'elettorato che aveva affidato al premier la guida del paese.
La tecnica consiste proprio nel far diventare la politica una guerra tra "buoni" e "cattivi", dando l'impressione a chiunque sia contro il governo di essere un "cattivo". Alla sinistra sono state associate le parole di "morte", "miseria", "noiosa", e tanti altri appellativi negativi. Ovviamente, capirete anche voi che la TV gioca un ruolo importantissimo in questo processo di manipolazione sociale.
E' possibile che in questo mondo esista qualcosa di completamente negativo? Certamente no, ecco perché siamo di fronte solo ad un miserabile trucco.
Non so quali evoluzioni potranno esserci per il futuro, saranno gli equilibri di potere a creare la "nuova specie comunista". Poiché oggi il potere, più che mai, è concentrato su chi detiene i mezzi televisivi, sappiate che faranno di tutto per far apparire "diverse" o "atipiche" tutte le opinioni contrarie a chi governa.
Credete in voi stessi, è la vostra diversità che vi rende unici e fondamentali per la creazione di una vera democrazia, non scordatelo mai.
Per saperne di più sulla manipolazione delle masse nei paesi democratici andate a fare una visita su eccocosavedo.blogspot.com
Alla prossima.

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