Quello dell’obesità nei bambini è uno dei problemi più allarmanti del nuovo millennio. In Italia quasi il 20% dei piccoli è sovrappeso e la metà di questi sono addirittura obesi. Si impone quindi la prevenzione dell’obesità infantile ma prima è necessario cercare di comprenderne le cause.
Questa patologia, perché lo è a tutti gli effetti, non è provocata da un fattore univoco. Le cause dell’obesità infantile vanno ricercate in vari ambiti: la condizione sociale, lo stato della famiglia, la scarsa attività fisica del piccolo e il regime alimentare.
La prevenzione dell’obesità infantile è quindi necessaria fin dai primi anni di vita perché un bambino obeso nel 60% dei casi sarà anche un adulto obeso, con tutto quello che comporta essere in così grande sovrappeso al termine dell’età dello sviluppo (maggiore rischio di infarto, tumore, ischemia, problemi circolatori, respiratori e altri ancora). Il bambino quando nasce è praticamente sempre sovrappeso e nei primi anni lo rimane. Poi il suo indice di massa corporea diminuisce fino a raggiungere il minimo fattore intorno ai sei o sette anni per poi risalire. A partire da questo momento è bene monitorare sempre statura e peso del bambino con una frequenza delle rilevazioni non superiore ai sei mesi. Qualora il bambino aumenti di peso in maniera non conforme alla statura è bene contattare subito un pediatra che possa mettere a punto una dieta, poiché il regime alimentare del piccolo potrebbe non essere adeguato.
Il secondo aspetto sul quale si deve lavorare è proprio questo. Per la prevenzione dell’obesità infantile la cosa migliore è abituare il bambino fin da piccolo a mangiare molta frutta e verdura. A quell’età mangiare può essere un gioco. Bisogna che il genitore si renda partecipe di questo gioco e insegni al piccolo ad amare i vegetali, variandoli nella maniera più ampia possibile in modo che se, come a volte capita crescendo, qualche ortaggio dovesse non piacergli più, ce ne siano comunque altri che continuerà ad apprezzare. È importante abituare il bambino ad una regolarità alimentare anche negli orari: la colazione non va saltata, così come gli spuntini a metà mattina e a metà pomeriggio. Il pranzo e la cena poi devono diventare un piccolo rito: niente cibo sul divano o sul tappeto, si mangia a tavola, e possibilmente senza l’interferenza di una televisione accesa. Coinvolgere il bambino facendogli raccontare la sua giornata a scuola o all’asilo lo farà sentire importante e considerato. A tavola è bene che non vi siano mai bevande zuccherate. Queste possono invece essere parte di un rituale particolare, per esempio si possono servire con la pizza una volta alla settimana. Per il resto è sempre bene prediligere l’acqua.
Per quanto riguarda il comfort ambientale non bisogna dimenticare che il bambino capisce molto più di quanto noi crediamo. Se ci sono dei problemi o delle ansie, i genitori devono essere bravi a tenerlo al riparo da queste. Non deve succedere che il piccolo senta litigare i genitori, o che percepisca un ambiente non rilassato. A costo di fingere, bisogna che il piccolo cresca sereno, altrimenti potrebbe cercare rifugio nel cibo finendo per esporsi al rischio del sovrappeso e dell’obesità.
Fondamentale poi è l’attività fisica. La televisione non deve essere guardata per più di un paio di ore al giorno come regola fissa e anche ai videogame è bene che non dedichino più di un’ora al giorno. Tassativo è che il piccolo faccia attività fisica. E con questo non intendiamo che debba diventare un campione dello sport. Anche correre dietro ad un pallone in un cortile è sufficiente. Anche attività così semplici rappresentano un toccasana e costituiscono un fattore concreto di prevenzione dell’obesità infantile. Se vi sono piccoli spostamenti in programma, è bene farli a piedi. Ci guadagnerà il bambino ma anche il genitore cui quattro passi certo male non potranno fare.
Ecco un interessante medical infographic che contiene alcuni dati riguardanti l’obesità nei bambini e alcuni consigli di prevenzione dell’obesità infantile.
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