'Cause you’re a sky full of stars

Da Tofina
Dopo tanti mesi non so bene da dove riprendere, non so bene come riprendere.Proverò a fare una breve lista dei momenti salienti di queste ultime 11 settimane (adooro fare liste).

- Sveva ha deciso di nascere con due giorni di ritardo, il 10 di luglio. Le contrazioni erano già iniziate il tardo pomeriggio del 9. Nonostante questo siamo andati a festeggiare il nostro anniversario con un'ottima cena svedese, che ho avuto il piacere di ritrovare qualche ora dopo nel gabinetto dell'ospedale. Diciamo che le aringhe marinate e le cipolle caramellate hanno fatto la loro parte.- Siamo arrivati in maternità alle 3 di notte. Sveva è nata alle 10 del mattino. Epidurale (conditio sine qua non), spuntino, musica, ossitocina, parto. Ad un certo punto pensi che esploderai e impari presto che urlare non serve a niente, ma avere chi ti guida, chi ti incita e ti spiega cosa fare è fondamentale e io sono stata decisamente fortunata con ostetrica e ginecologo di turno. È stata un'esperienza stupenda, Luca era con me e posso dire con certezza che è stato il momento più bello della nostra vita.

- I giorni in maternità sono stati un incubo: attacchi di emicrania con aura come se piovesse, niente latte, ostetriche pressanti, Sveva affamata e isterica, carte false per avere un biberon che neanche un bicchierino di whiskey durante il proibizionismo americano. Poi si torna a casa e si ritorna a sorridere, grazie al cielo.
- Quella menata per cui i primi giorni una neomamma spesso non riesce neanche a farsi la doccia è vera. O almeno nel mio caso lo è stato. A volte non riesci neanche ad andare in bagno, ti dimentichi di mangiare, latte sulla maglietta, latte sui capelli, rigurgiti everywhere. Il segreto è lavarsi la faccia, mettersi almeno la crema idratante e togliersi il pigiama. Poi quando le cose cominciano a girare, uscire di casa e vedere gente. Che è un secondo uscire di testa. Le notti in bianco mettono a dura prova la tua salute mentale e quella della coppia. Io, grazie alle vacanze estive della scuola, ho avuto la fortuna di non essere mai sola durante quei deliri notturni. E ho ricevuto le dichiarazioni d'amore più grandi e più sincere.Tutto il resto è amore puro: un sogno che dopo tanti anni si avvera ma che ancora faccio fatica a realizzare, gli sguardi, i primi sorrisi, i piedini morbidi, i giochini sparsi per casa, il pensiero costante "Ti rendi conto che l'abbiamo fatta noi? Che prima non c'era e adesso è qui?"E mi sembra di non aver fatto nulla di veramente importante prima di lei.

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