Cavalcare la Furia integralista

Creato il 15 settembre 2012 da Lucas
Riguardo alla cosiddetta furia integralista, mi piacerebbe chiedere a coloro che la fomentano (e vi si prodigano), se non sarebbe stato più intelligente e saggio replicare a tale offesa cinematografica con un film di pari livello e genere che prendesse per il culo Gesù Cristo, o Budda, o la Madonna o qualunque altro sacro graal della temperie religiosa.Vero è che se ai tempi in cui i cristiani avevano pari potere e influenza nella società occidentale (non che non ce l'abbiano più, ma non a questi livelli diciamo), se ci fosse stato un caso del genere, e cioè che un libro o un quadro avesse offeso Gesù Cristo (il cinema e la tv erano ancor lontani dall'apparire), sicuramente ci sarebbe stata gente in piazza ad accendere il fuoco per bruciare vivo il responsabile.Ma a parte questo, vorrei chiedere all'unica amica blogger musulmana che conosco, Balqis De Cesare: non pensi che, in fondo, come scrive - a mio avviso giustamente - Giovanni Fontana, «l'offesa è negli occhi di chi guarda»? Io non conosco nulla o quasi nulla del profeta Maometto, ma non pensi che tutto questo zelo e questa ipersensibilità sia malriposta? Ovvero, che tutta questa rabbia popolare, più che essere di carattere religioso, sia di carattere politico, ovvero sia guidata da coloro che detengono il potere per tenere buone le masse? Io non mi capacito, infatti, come ci si possa incazzare così per un film del cazzo - che se non avesse avuto tutto questo riscontro mediatico, nessuno se lo sarebbe filato ché probabilmente brutto come la fame - mentre ancora sono tollerati gli emiri, i sultani, gli ayatollah, la diseguaglianza di diritti tra uomini e donne e, soprattutto, la vertiginosa disparità tra chi nuota nell'oro (dei petroldollari o altro) e chi affoga nella sabbia della miseria più insopportabile.Per concludere: avrei capito di più che le masse popolari si fossero incazzate contro gli americani quando fu ucciso Osama bin Laden, giacché, come fa correttamente notare Tahar Ben Jelloun su Repubblica di oggi, i musulmani sbagliano a pensare
«che dietro Sam Bacile ci sia lo Stato di Israele o addirittura il Pentagono. Forse non sanno che il governo non interviene nella produzione di un film, nella fabbricazione di un giornale o nelle scelte editoriali delle caricature. Pensano che tutto ciò sia fatto dagli Stati per colpire i musulmani in quello che hanno di più caro. Ma, se nei paesi musulmani lo Stato interviene spesso sulla stampa o nella cultura, in Occidente non è così.
Ecco, cara Balqis, fai una previsione: quanto ci metteranno i giovani maschi musulmani, tra i quindici e i trent'anni, a fare questa distinzione? 

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