Il progetto, che prevede un accesso da piazza d’Annunzio e da via Capriolo, ha come obiettivo principale quello di rendere il passaggio sicuro a pedoni e ciclisti che attualmente sono costretti ( se non vogliono rischiare la pelle sulla careggiata) ad imbattersi in un semplice, stretto ed impervio marciapiede. Inoltre, la viabilità del cavalcavia migliorerebbe sensibilmente e di conseguenza il quartiere Cristo e la Zona 30 sarebbero più facilemente raggiungibili anche per le automobili. Basato sul concetto di “dorsa animale”, ovvero con una struttura simile ad una colonna vertebrale con le sue costole, il progetto vedrebbe la costruzione di piloni in calcestruzzo con profilati tubolari in acciaio, piastre di sostegno, cavi e antenne per il parapetto, con un impalcato lungo 343 metri e largo 4,5.
“Si tratta, in generale”, ha affermato il capogruppo Priano, ” di rivedere la viabilità al Cristo, prima di tutto nel nome della sicurezza. E in questo discorso non possono non rientrare il cavalcavia e, soprattutto, percorsi pedonali e cicliabili. Esiste peraltro un progetto presentato nel 2007 che si distingue per funzionalità e modernità”.