Ciro Vacca, 58 anni pregiudicato di Cavallino è stato fermato in seguito alle indagini aperte dopo l’agguato all’area di servizio Tamoil durante il quale è stato ferito all’addome Gioele Greco.
Ciro Vacca si apprende, era nascosto in un’intercapedine, costruita dietro una finta parete, alla fine di un corridoio e coperta da un grande specchio.
A Vacca è stata trovata anche una pistola calibro 9, illegalmente importata in Italia, con il colpo in canna e ben 42 proiettili.
Le indagini sono in corso ma sembra ci sia un legame con i fatti del Tamoil. Intanto Su Il Quotidiano Italiano, Lecce, si legge che Vacca, ha sostuto che il colpo d’arma da fuoco sia partito involontariamente, marcando la “non volontà” di colpire Greco. Dalle dichiarazione rilasciate da Vacca, è da escludere la pista della droga o qualche conto in sospeso riguardante traffici illeciti. Ancora misterioso il movente. Sembra infatti che Vacca e Greco si siano dati appuntamento nella stazione Tamoil per un chiarimento riguardante un presunto furto di auto che aveva coinvolto il figlio del 58enne che per l’occasione, sempre e solo con l’intento di intimidire Gioele Greco, si era munito di pistola.