Cavina in libreria: una garanzia

Creato il 17 gennaio 2011 da Emsi






Qualche anno fa, gironzolando oziosamente tra gli scaffali di Melbookstore a via Nazionale, Roberta scoprì questo autore.Fu un colpo di fulmine, per entrambi.Da quel primo, fulminante "Alla grande" ho continuato a seguirlo, a leggerlo e ad apprezzarlo.Il rischio, per un autore come Cavina ironico, leggero, fantasioso, grottesco, il cui stile ricorda in alcuni tratti e passaggi Pennac della saga dei Malaussene e con Casola Valsenio un po' una Belleville nostrana, il rischio dicevo era che alla lunga stiracchiasse troppo questo suo stile, annacquasse la sua freschezza e perdesse spontaneità e brillantezza.I suoi libri, pur senza un gran battage pubblicitario, ma grazie soprattutto al passaparola hanno cominciato a farsi conoscere ed apprezzare.Quando ho preso in mano "Scavare una buca" avevo paura di beccarmi una delusione, visto che è il primo romanzo meno legato alla vita e alla biografia dell'autore (anche se immagino che molti dei personaggi descritti abbiano preso elementi e spunto da persone che lo circondano).Invece è bello.Coinvolgente, emozionante e molto efficace soprattutto nei passaggi più duri, quando il protagonista affronta i fantasmi del suo passato e fa i conti con la realtà di lavoro e di vita che lo circondano e che rischiano di sfuggirgli di mano.Non vorrei raccontarvi molto di più, ma spingervi a leggerlo; non ve ne pentirete.


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