Il Contromanuale del Blogger Uberfigo nasce per un’esigenza pratica, l’autodifesa. Autodifesa da coloro che inquinano il web.
Ecco, prendiamo le parole con cui ho iniziato il post dedicato al fascicolo n. 2 e facciamone un bel disclaimer. Mai termini furono più appropriati.
Di autodifesa si tratta. Spesso autodifesa della propria sanità mentale.
Ci aggiungo anche un titolo, diversamente dai fascicoli precedenti, perché l’eBook, che poi sarebbe un minuscolo, innocuo file leggibile sui monitor dei vostri PC o dei vostri e-reader, è protagonista suo malgrado di una crociata idiota, ma così idiota che aiutatemi a dire quanto è idiota, strutturata su posizioni evidentemente d’avanguardia e argutissime, degne della gente che condannò Giordano Bruno o Galileo Galilei, quali: “Ah, ma vuoi mettere il profumo della carta?” oppure “Ah, ma vuoi mettere la sensazione tattile dello sfogliare le pagine?”. Spesso supportate da toni alla Mosè, con tavole della legge in braccio, che striglia il suo popolo che s’è messo a adorare il vitello d’oro.
Seriously?
Sì, a quanto pare, questa gente pretende di essere presa sul serio e ascoltata. E che i loro giudizi dittatoriali abbiano peso.
E non è nemmeno una questione tutta italiana. Il fantastico Italiastan, dove ogni vezzo è morale, ogni parere dogma, ogni manifestazione interesse economico (di terzi, i furbi). No, tale polemica sul nulla, degna dei mulini a vento di Don Chisciotte, infuria anche in America, per bocca di scrittori professionisti (perché pubblicati) che si permettono il lusso, anche loro, di condannare Galileo. Brutti segnali.
Ma a noi che ce frega? Noi abbiamo il Contromanuale, la moderazione e il tasto “elimina” per gli eventuali commenti del kattsaw. Voi non potete passare! (cit.)
Il fascicolo 3 è dedicato a coloro che odiano (l’eBook).
1) Chi sono i Crociati anti-eBook?
Hanno varia origine. Di solito, il livello culturale è molto elevato. Si tratta, per lo più, di gente che con la carta dei libri ci vive e ci lavora. Divoratori di volumi, di quelli che leggono 300 libri all’anno e che li recensiscono sistematicamente, spesso in blog addobbati con grafica pucciosissima, pieni di stelline colorate. Hanno più o meno questa faccia qui: *O*
Solo che lo fanno via blog, dove la scrittura, lo sanno tutti, non è vera scrittura, ma solo pixel colorati a guisa di lettere dell’alfabeto.
Quindi? Com’è ‘sta storia? Che ci fate qui? Tornate a scrivere sulla carta e vedete de annarvene, va…
2) Come riconoscere il Crociato al primo sguardo?
Mi piacerebbe scrivere che assomiglia fisicamente a Charlton Heston truccato come Mosè, ma non sarebbe la verità.
Ecco, diversamente dagli altri simpatici figuri dei fascicoli precedenti, riconoscere i Crociati anti-eBook prima che parlino o scrivano è molto difficile, quasi impossibile, a meno che non commettano un passo falso, che so, un avatar con un libro aperto al posto della faccia…
Perché, ammettiamolo, alcuni di noi, fino al momento in cui non si sono rivelati Crociati, erano persino fan di alcuni di questi individui. Solo che poi… hanno iniziato a sproloquiare. E lì noi, col mondo che c’è caduto addosso, a guardarli così O_O (Ma che cavolo stai dicendo, Willis? cit.)
3) Come riconoscere il Crociato dagli argomenti che usa?
Facilissimo. Non assomiglierà al Mosè di Charlton Heston, ma di sicuro si esprime come lui, con quella stessa arroganza che deriva dall’impunità. Comincia le frasi con un bell’ “Io”, abbandonandosi poi a concessioni verso l’utenza del mezzo inferiore, del volgo, ossia l’eBook. Ci aggiungerei un bel “tzé” di sufficienza mista a superiorità.
Dopo di che, si abbandona a filippiche condite da balzane teorie sulla professionalità degli scrittori e degli editori che, a loro dire, verrebbe uccisa da un piccolo, innocuo file.
Certo, certo, lasciamoli vaneggiare come si faceva nei manicomi dell’Ottocento a Londra.
4) La Grafomania
È presente, anche se contenuta. Dipende dalla quantità di “corda” che date loro. Se interrogati, allora iniziano a scrivere e non li fermate più nemmeno col tritolo.
Altrimenti scendono dal monte, si materializzano sul vostro blog e lasciano quelle due tavole coi Comandamenti su Quanto è Pucciosa la Carta.
5) La (Magna) Chavta (anche qui)
Strano e spaventevole (cit) fenomeno di feticismo, quello che riempie le librerie di gente che ficca il naso in mezzo ai libri, nelle pudenda delle edizioni tascabili e non. Spesso dando sfogo a manipolazioni tattili: palpano i libri, insomma.
In futuro, gli psicologi s’interrogheranno su questa ennesima deviazione del piacere umano.
6) I seguaci del PDF, se proprio devono
Ecco, questo è un sottogruppo. Sono dinosauri che non ce l’hanno tanto con l’eBook, ma con l’evoluzione dei formati in cui esso si presenta. Se proprio devono fare la concessione di leggere in formato digitale, allora permettono al PDF di insozzare il loro sacro hard-disk, leggendolo con una smorfia di disprezzo sul grugno.
Una sola condiderazione: MA LO VOLETE CAPIRE CHE È POSSIBILE LEGGERE TUTTI I FORMATI SUL PC??? Anche quella sconceria dell’ePub, anche il mobi. TUTTI!
7) Ah, le Diciotto Bobine della Corazzata Potemkin!
Certo, è un fatto strano. L’odore, lo sfogliare le pagine, persino il peso di un libro cartaceo è bello, e l’eBook di contro fa cagare. Però parliamo, spesso, della stessa gente che invece trova molto, molto bello scaricare film da internet in comodo formato divx, che poi è l’equivalente dell’ePub per i libri.
A voi dico: andatevi a comprare proiettore e le bobine di ogni film, ché la modernità non deve essere usata solo quando vi fa comodo, per non pagare un dvd 30 fottutissimi euro.
L’inginocchiatoio e i ceci sui quali sistemarvi, quelli ve li regalo io.
Alla prossima uscita. Intanto ascoltate il consiglio di Yoda.
Link utili:
fascicolo 1
fascicolo 2
“Sette Scemenze che dicono riguardo agli eBook” di Alex Girola