In continuità con il post di Lore di qualche mese fa, volevo condividere con voi alcuni scatti di Frédéric Chaubin, giornalista francese nonchè fotografo.
Le foto che sto per mostrare sono tratte da un catalogo di architettura sovietica, in realtà il catalogo di una mostra fotografica tenuta dallo stesso Chaubin, nella quale sono mostrati alcuni esempi della megalomania costruttiva del regime sovietico degli anni 70 /80.
A prima vista queste costruzioni appaiono "brutte": austere, rigide, grigie.. verrebbe naturale definirle "ecomostri".
In realtà dietro a queste cattedrali di acciaio e cemento c'è di più.
Le linee architettoniche razionali ed essenziali, che richiamano quasi sempre figure geometriche semplici, hanno una pulizia, una sobrietà ed una precisione che lascia intuire quanta ricerca e studio è stata fatta dietro a ciascuna di esse. La possenza, le dimensioni, la monumentalità di questi edifici fa il resto.
Infatti sfogliando CCCP (è questo il nome della raccolta) siamo proiettati in un mondo lontano, caratterizzato da paesaggi surreali, fantascientifici, alieni.
Le sensazioni suscitate da questi sono miste: malinconia, tristezza, ma anche una sorta di nostalgia e familiarità, come se quel mondo rispecchiasse ed evocasse in qualche modo una parte di noi.
Ecco alcune delle foto che mi hanno colpito di più
Facoltà di architettura - Bielorussia 1983
Monumento alla rinascita dell'Armenia - Armenia 1979
Residenza estiva del Soviet supremo d'Armenia - Armenia 1976
Stazione di sport invernali - Russia 1985
Teatro di arte drammatica Fédor Dostoevskij - Russia 1987
Casa di riposo Druzba - Ucraina 1985