Si ricorda che per cedolare secca si intende un prelievo diretto in percentuale sul canone di affitto, in sostituzione di tutte le altre tassazioni, quali l’ Irpef e l’ Imposta di Registro. Significa che le tassazioni sugli affitti saranno direttamente proporzionali ai canoni pattuiti, e non potranno variare in base ai redditi dei proprietari. In particolare con la finanziaria varata dal governo e i tagli alle agevolazioni fiscali previste per il settore immobiliare si prospetta un aumento dell’aliquota dal 21% al 25% già dal prossimo anno.
Nel caso in cui vi venisse in mente di fare i furbi e pensaste di non dichiarare l’introito sappiate che se veniste scoperti, l’inquilino beneficerebbe di una proroga automatica del contratto di 4 anni più altri 4, ad un canone pari a tre volte la rendita catastale dell’immobile. Inoltre, rischiereste una sanzione dal 240 al 480 %dell’imposta evasa se l’affitto non è stato dichiarato. Per non parlare della sanzione del 30% dell’imposta per l’omesso versamento.