Cedolare secca, cosa c’è da sapere

Da Granata84

Proprietari di case e voi che locate tali immobili attenzione, con un Decreto ministeriale lo Stato Italiano ha introdotto a partire dal 1° Gennaio del 2011 la cedolare secca sugli immobili ad uso abitativo e sulle loro pertinenze, al fine di combattere principalmente gli affitti in nero.

Si ricorda che per cedolare secca si intende un prelievo diretto in percentuale sul canone di affitto, in sostituzione di tutte le altre tassazioni, quali l’ Irpef e l’ Imposta di Registro. Significa che le tassazioni sugli affitti saranno direttamente proporzionali ai canoni pattuiti, e non potranno variare in base ai redditi dei proprietari. In particolare con la finanziaria varata dal governo e i tagli alle agevolazioni fiscali previste per il settore immobiliare si prospetta un aumento dell’aliquota dal 21% al 25% già dal prossimo anno.

Nel caso in cui vi venisse in mente di fare i furbi e pensaste di non dichiarare l’introito sappiate che se veniste scoperti, l’inquilino beneficerebbe di una proroga automatica del contratto di 4 anni più altri 4, ad un canone pari a tre volte la rendita catastale dell’immobile. Inoltre, rischiereste una sanzione dal 240 al 480 %dell’imposta evasa se l’affitto non è stato dichiarato. Per non parlare della sanzione del 30% dell’imposta per l’omesso versamento.