Celebrazione della lettura in tutte le sue forme: digitale e cartacea
Creato il 19 marzo 2013 da Leo Sanguedinchiostro
@sdinchiostro
A cura di Ilenia Zodiaco
Dal 2010 al 2011 la percentuale di lettori di ebook in Italia è aumentata dall'1,3% (691.000) al 2,3% (1.100.000)* e niente sembra indicare un'inversione di tendenza, anzi. Tra il 2012 e il 2013, l'editoria non ha fatto altro che parlare del mercato digitale e così il mondo di internet. La scelta tra i device si è diversificata (soprattutto con l'arrivo del competitivo Kobo), i titoli disponibili in formato elettronico sono aumentati, i prezzi hanno e continuano ad oscillare, soprattutto per colpa della normativa europea che non considera l'ebook come prodotto culturale, determinando una maggiore tassazione IVA, e anche la pirateria digitale ha allargato il suo raggio d'azione. Nonostante il gran fermento dell'ambiente culturale e commerciale, molti sono ancora gli indecisi tra i lettori. Le obiezioni: una certa ritrosia nei confronti della tecnologia, manifestata dai lettori più maturi, un attaccamento forte al formato cartaceo, indignazione nei confronti della rinuncia all'amato odore della carta", o al rumore delle pagine sfogliate (anche se diversi e-reader hanno ben pensato di inserire il suono simulato del sacro sfoglio), l'oltraggiato rifiuto di rompere il rituale di recarsi in libreria, farsi avvolgere dall'atmosfera mistica e scovare tesori nascosti. Sono questi ostacoli insormontabili? Naturalmente, no.L'errore è insito nel quesito: ebook o cartaceo? Non è la domanda giusta. Non è una scelta. E' un'opportunità. Si può approfittare di entrambi. Quanti di noi si sono rammaricati del fatto che le librerie non sono sempre fornite? Quanti di noi hanno cercato invano un libro in lingua originale? Quanti di noi hanno lasciato il libro a casa perché troppo pesante o troppo grande per metterlo in borsa o in tasca? Quanti hanno speso cifre alte per novità deludenti? Quanti hanno problemi a disfarsi dei libri indesiderati in libreria? Quanti hanno pensato, dopo una lettura frivola o irritante, a quanti alberi sono stati abbattuti per la stampa? L'e-book permette di risolvere questi problemi. Si scarica quasi tutto, meglio se in lingua originale, senza limitazioni, a poco prezzo. Grazie alle dimensioni e al peso del device, si può leggere ovunque, portare la nostra coperta di Linussempre con noi. La scelta dell'e-book, inoltre, è salva ambiente. Quante vite di alberi risparmiate!Escludendo questi evidenti vantaggi, ci sono anche altre riflessioni più personali ma che ritengo interessanti. Si legge di più e più rapidamente. Perché si legge con più velocità? L'entusiasmo della novità, il comfort di lettura, l'ergonomico device o semplicemente suggestione. Perché si legge di più? Tendenzialmente acquistiamo in e-book soprattutto libri che non compreremo in libreria, per il costo eccessivo, per l'incertezza dovuta al genere o all'autore, per la convinzione di prendere una cantonata che, però, ci attira. In libreria questo dilemma, soprattutto per i lettori forti, si traduce spesso in un "guarda, e passa avanti". Il portafoglio ci nega un guilty pleasure. Il basso prezzo dell'ebook ci fa sentire meno in colpa e ci spinge ad un tentativo. La conseguenza è che si leggono sia autori di cui ci fidiamo e che acquistiamo preventivamente in ebook per poi in futuro prendere la copia cartacea per arricchire la nostra piccola biblioteca personale - a dimostrazione del fatto che il mercato ebook non danneggia per sua natura il mercato cartaceo - sia autori e generi sconosciuti che non sembravano così allettanti o competitivi in formato cartaceo. Questo significa che si legge di più ma si leggono libri peggiori? Non necessariamente. Dipende dal nostro "fiuto"e anche dalla nostra fortuna. Una lettura mediocre non può fare così male, in fondo. Questa, però, è un'altra storia.Non credo che la resistenza al mercato degli e-book sia una semplicistica questione etica. Viviamo in una società consumista e feticista, il possesso caratterizza la nostra identità. C'è indubbiamente una riflessione da fare su questo punto. Ma credo che le resistenze siano dovute più ad una caratteristica dell'uomo: il suo conservatorismo. Il cambiamento porta sempre con sé una sferzata di malcontento e lamentele. Ma sappiamo anche che è destinato a prevalere, alla lunga distanza, soprattutto se è un mutamento positivo. Semmai, le vere obiezioni al formato digitale sono altre ma riguardano gli incidenti di percorso di un mercato ancora acerbo. Sto parlando delle impaginazioni grossolane, dei numerosi refusi, delle poche opzioni presenti, come la scelta e l'ingrandimento del carattere, il problema dei formati ecc.Non rinunciamo agli amatissimi grand tour in libreria (magari facciamo più di un salto in quelle indipendenti,no?), all'odore della carta e allo sfoglio delle pagine ma sfruttiamo gli innegabili vantaggi della lettura digitale, senza demonizzarla.