Poi, pero', una donna ti chiede la carita' dicendo che i suoi figli non hanno da mangiare. La Boldrini che vive in te subito le da il cibo che ha nella borsa - dei crackers di riso. La donna se ne va incazzata dicendo "Ma questo non e' vero cibo!" (ma tenendosi i crakers comunque).
Cosi' tu, affamata e presa da cinque minuti di deriva Salviniana, capisci che essere celiaci e' una merda.
Temevo in modo particolare le feste in Italia, perche', ricordiamo, "Il Natale e' il momento piu' spaventoso dell'anno".
Invece, riflettendoci negli ultimo giorni, ho trovato un sacco di buoni motivi per cui essere celiaci e' BELLO.
Non ci credete? Vai con l'elenco (17 per portare bene):
1) Se sei celiaco sei un privilegiato. Come spiegavo nell'altro post, una diagnosi di celiachia equivale a dire "Compliementi! Lei ora e' ufficialmente certificato come ricco, bianco e privilegiato". Prima di mettervi a lamentarvi dicendo "Ma io guadagno 400 euro al mese e vivo nel garage di nonna", pensate ad una cosa: i bimbi nel Biafra hanno la celiachia? I Nordcoreani si mangiano la pasta gluten-free? Gli homeless hanno la celiachia? No (Infatti schifano i miei crackers). La celiachia viene ad Europei ed Americani che hanno accesso a negozi dove si vendono prodotti gluten free e godono di un sistema sanitario nazionale che rende possibile la diagnosi. Un po' come il diabete. Tutti gli altri c'hanno problemi peggiori e se ne fregano della celiachia.
Quindi, se sei celiaco, sei nato nel lato giusto del mondo. Enjoy.
(Che poi, cretinate a parte, pare davvero che gli Asiatici non ce l'abbiano. Giusto giusto quando sto organizzandomi un viaggio a Seul, #mannaggiaagliasiatici)
2) Puoi evitare del cibo orrendo. Poniamo che ti invitino a cena, che so, per la Vigilia di Natale. Poniamo che Zia Cesarina e Zio Goffredo amino fare il panettone gastronomico con i gamberi della Lidl, cuocino la polenta surgelata nel microonde, e si dilettino a carbonizzare le torte salate per poi dirti "ma si, basta evitare i bordi". Fino all'anno scorso era un "MMMMM che buono" con la mano sulla citrosodina. Ma adesso tutto cambia: con la faccina triste del "Sono celiaca, che peccato :(" puoi tirare fuori le delizie da te preparate e mangiarle avidamente sotto gli occhi invidiosi del resto della compagnia.
3) La celiachia e' un ottimo capro espiatorio. Quando Zia Mariuccia e Cugino Leopoldo tirano fuori la loro simpatia dicendoti "Eh ma che brutta cera! Ma perche' sei cosi' magra? Ma non mangi abbastanza?", puoi usare la celiachia come ottima scusa. Queste domande sono atte, oltre a creare attriti e dissapori che a Natale non possono mancare, a sottolineare la tua inadeguatezza come massaia e donna, incapace perfino di far da mangiare a se stessa, e il tuo stupido arrivismo sul lavoro, che ti impedisce di fare pasti regolari. A quel punto puoi fare la faccina triste della celiachia e dire "E' perche' sono celiaca. E' una malattia, non ci posso fare nulla :(". (Da ricordarsi che zia Mariuccia ti ha reso un'adolescente complessata ripetendoti ogni Natale che eri troppo cicciona per il Pandoro. Ora puoi pensare che a te vanno ancora i pantaloni del 1998 e lei e' un comodino, e alzi mentalmente un dito medio)
4) La celiachia riduce i problemi degli expat. Quando vivi fuori dall'Italia e torni a casa per le feste, Prozio Pino e Zia Giovannangela ci terranno a dirti "Eh ma come fai a vivere a (inserire localita' a caso non Italica). Non ti manca la PASTA? E il pane non e' buono, vero?". Non importa se tu sei un manager seduto su una poltrona di pelle umana con schiavi che ti sventagliano tutto il giorno, se sei il braccio destro di Obama e vivi con lui alla Casa Bianca, se tutti i giorni ti magni le ostriche del Mare del Nord, la famiglia ti deve considerare UNO SFIGATO perche' potevi startene a casina a fare la centralinista per Vanna Marchi e avere la PASTA tutti i giorni. Spiegare che nella maggior parte dei supermercati del mondo Barilla e' arrivata (viva viva la globalizzazione) e' ovviamente fiato sprecato perche' Prozio Pino non ci credera' mai. Ma ora puoi fare la faccina triste della celiachia e dire "Oh ma tanto io queste cose non le posso mangiare e basta". E cosi' la smetti con quell'eterno problema da expat che e' trovarti la pizza cotta nel forno a legna all'estero. Io NON MANGIO pizza, t'ho FREGATO!
5) Ti ubriachi con gioia e facilita'. Celiachia vuol dire che spesso non puoi mangiare fuori. Digiunare e' triste, almeno finche' non ti accorgi che il vino e' per definizione senza glutine e difficilmente contaminato. Sicuramente c'e' uno zio Luciano che ha portato un buon Lambrusco a cui tu ti puoi attaccare per dimenticare l'assenza di cibo. In alternativa, puoi iniziare a drogarti di caffe'. A digiuno, ci vuole davvero poco per raggiungere il beato stato di stupore alcolico o la meravigliosa frenesia iperattiva da eccesso di caffe'. I celiaci sono sempre quelli che si divertono di piu' alle feste.
6) Risparmi un sacco di soldi. Perche', direte voi, non costano tanto i prodotti per celiaci? Certo, ma Mamma Italia ti sgancia 100 eurini al mese per comprare i prodotti (di piu' se sei uomo #mannaggiaalgender). Oltretutto, tutte quelle volte che VORRESTI spendere i tuoi soldini in junk food in giro non puoi farlo. Puoi pero' portarti delle schiscette da casa e risparmiare un sacco di soldi che puoi investire in alcol, scarpe, viaggi, droga.
7) Mangi piu' sano. Per lo stesso motivo del punto sopra, non puoi piu' comprarti un kebab alle 4 del mattino. Certo, c'e' della tristezza in tutto questo. Ma presente tutte quelle volte che uno si dice "Da oggi mangio meglio"? La celiachia e' quella voce che ti risponde "Si, da oggi lo fai mwahahahaha".
8) Ti fa apprezzare i veri valori della vita. Molta gente, specie in Italia, si sofferma solo sui piaceri piu' bassi come quelli del cibo. Avete mai notato il food porn all'ennesima potenza in periodo feste? Be', la celiachia ti fa capire che oltre al cibo c'e' dell'altro. Tipo sesso e alcol. Vuoi mettere?
9) I medici la smettono di trattarti da psicopatica. Ciao, sono Giupy, e odio i medici. Non e' colpa mia, io ne ho visti tanti, in Italia e all'estero, do sempre una seconda possibilita', ma io i medici li odio. Ho passato anni con medici che mi trattavano da idiota. "Perche' soffro di emicrania?". "Stress. Sono cento euro". "Perche' soffro di dermatite?" "Psicosomatico. Sono cento euro". "Perche' ho mal di pancia?". "Ansia. Sono cento euro". Cosi', oltre a spendere valanghe di palanche per i medici (ma io perche' non ho fatto il neurologo?) ho pure speso altrettanto in psicologi che si arrovellavano per trovare le cause di tutte queste malattie nel mio cervello. Dopo essermi ormai auto-diagnosticata una schozofrenia, ho capito che era tutta celiachia. Meglio celiaca che pazza, dico sempre. Pure il mio amico immaginario, un gigantesco scarafaggio vestito da Sailor Moon, e' d'accordo.
10) Puoi vomitare addosso ad un medico. Premesso, a me non e' successo, ma durante la gastroscopia potrebbe capitarti un'ottima occasione di vendicarti di tutti i cento euro dati al tuo gastroenterologo. Non vi parlero' in questa sede della gastroscopia, ma per fare suspance basti sapere che in preda al valium ho detto al medico qualcosa del tipo "Ma lei studia dieci anni per guardare nell'intestino della gente? E' orrendo". O forse non l'ho detto. Non so, il valium e' fenomenale.
10) Puoi far paura ai parenti. Il primo Natale di un celiaco dopo la diagnosi e' un tripudio di "Poraccia che sfiga". "Ce l'avessi io morirei". "Meno male che io non ce l'ho". A quel punto basta guardare Cugina Raffaella dritto negli occhi e dire con una leggera increspatura di labbra "Non ce l'hai? Sai, e' GENETICA. Io un test me lo farei". E poi tornare ad addentare la piadina senza glutine portata da casa, godendoti il silenzio che hai creato. Semina il panico piu' di un'epidemia di peste bubbonica in una citta' medievale. 11) Puoi boicottare Barilla e Melegatti. Presente quel dilemma per cui tu odi i marchi che promuovono l'omofobia, ma al contempo ti piacciono i loro prodotti? Sarebbe bello boicottare la gente e non consumarli piu', ma e' il caso di rinunciare al pandoro Melegatti? La celiachia ti da la possibilita' di essere sempre integerrima: Pasta Barilla? GIAMMAI!12) Puoi essere molto amato. Se sei celiaca devi, per forza di cosa, portarti il cibo ovunque. E, se sei almeno un po' generoso, lo dividi con gli altri. La celiachia, quindi, ti trasforma in un nanosecondo dalla sfigata che si presenta alle feste con le birre prese all'ultimo minuto dal Pakistano alla massaia che volevi essere. Quel sogno lontano e remoto di essere una persona che CUCINA PER TUTTI diventa realta' con la diagnosi di celiachia. Cosi' diventi l'ospite che porta spiedini di frutta, tortilla, insalata di riso e brownies ad ogni raduno, e Prozia Caterina che non ti invitava piu' dicendo "che rottura di c*** questi intolleranti alimentari, se li invito alla prossima mi infiltrano un vegano", improvvisamente vorra' averti ad ogni occasione.
13) Puoi essere molto odiato. La celiachia ti da il diritto di essere un'incredibile rompiballe. Il che puo' essere comodo quando non hai gran voglia di mantenere i rapporti con una persona. Immaginiamo che l'insopportabile Zia Sandrina ci tenga ad invitarti a cena ripetutamente per criticarti, dirti che non stai facendo nulla di utile nella vita e farti vedere come suo figlio Giorgino se la sta cavando meglio di te (pure se tu l'hai visto farsi le canne dietro il portico). Tu non puoi declinare gli inviti, ma puoi renderle la vita impossibile: "Zia Sandrina guarda che dobbiamo rilavare tutti i piatti, ci sono le contaminazioni". "Zia Sandrina ma quel cucchiaio era pulito? Non sei sicura? EEEEH allora quest'insalata me la devi rifare". "Zia Sandrina, ma questo piatto era vicino alle briciole di pane... facciamo che non lo mangio? No non preoccuparti non diro' a nonna che non mi hai fatto nulla da mangiare". Insomma, ottima vendetta.
14) La celiachia e' un'ottima scusa. Poniamo che tu non voglia essere interrogato in geografia, ti mangi una pizzetta la sera prima e ZAC! stai male abbastazna da dover stare a casa. Avendo io scoperto la celiachia in eta' piu' avanzata (e non amando stare male) questa cosa su di me non l'ho mai provata. Ma vale comunque come scusa: quando Cugino Ferdinando ti invita a mangiare da McDonald's per parlarti del suo nuovo hobby del collezionismo di Principesse Disney in ceralacca, tu puoi sempre chiamarlo dicendo "NOOOO Ferdie non ti immagini, ma ieri (Inserire nome di persona sgradita ad entrambi) mi ha dato degli involtini dicendomi che erano senza glutine e invece ce l'avevano :(". Per dare piu' enfasi consigliato di tirare lo sciaquone nel corso della telefonata. Raramente la gente chiede piu' dettagli. Nel caso Ferdie sia insistente, c'e' pure la scusa di riserva "Ma ti ricordi come sono stata male dopo gli involtini? Ovvio che non posso andare da McDonald's! E neanche da nessun'altra parte! Mi vuoi morta?"15) Puoi evitare di baciare il tuo moroso dopo la birra. Non sono sicura del livello di contaminazione del glutine nel cavo orale. Ma sono sicura che quando il tuo moroso ad una festa beve quattro birre, fuma un pacchetto di Marlboro e un sigaro cubano, dire "Non posso baciarti, potresti avere contaminazione da glutine" e' una scusa socialmente accettabilissima. 16) Poteva andarti peggio. I musulmani? Niente alcol e carne di maiale e tutto strettamente Halal. Gli ebrei? Tassativamente Kosher, per cui i piu' osservanti devono evitare animali che strisciano o che mangiano certi animali o con le zampe fatte in un certo modo (per capirlo bisogna essere biologi o aver letto la Bibbia con scrupolosa attenzione). E poi, avete mai sentito parlare di anti-celiachismo o celiacofobia? Io no. Mi e' andata di lusso.17) Non muori. E questa, delle 17, e' l'unica ragione VERA e SERIA per cui essere felice. Certo, sara' sfiga avere la celiachia. Non e' una cosa che passa. Ma basta seguire la dieta e vivere la propria vita fino alla fine dei tempi. A Natale i miei parenti hanno snocciolato una fila di malattie che mi ha fatto ardentemente sperare di essere stata adottata. E cos'e' la celiachia di fronte a tutto cio'?