Tra le tante apparecchiature che ci semplificano la vita quella che amo di meno è sicuramente il cellulare.
E' un oggetto che davvero non sopporto ma sopratutto suona nei momenti meno opportuni, lo so magari vi ha aiutato nelle situazioni d'emergenza, vi ha tolto dall'imbarazzo in quelle più sgradevoli ma personalmente lo tengo a debita distanza.
Purtroppo però noto sempre più spesso bambini con questa "arma letale" tra le mani che giocano come fosse un innocuo videogame mentre in realtà è un oggetto da usare con cautela
E' pur vero, ahimè, che nell'arco della giornata siamo esposti a campi elettromagnetici, generati non solo dai telefonini, ma anche da altri dispositivi, quali le stazioni radio base.
Date le distanze, però, le esposizioni dovute a queste ultime sono generalmente bassissime ed inferiori ai limiti raccomandati.
Quelle derivanti dall’uso del telefonino, anche a causa della vicinanza al corpo, sono molto più elevate.
Ma non preoccupa solo l’intensità dell’esposizione, quanto la durata della stessa: diversi studi hanno confermato la capacità dei campi elettromagnetici di produrre, anche a bassa intensità, una serie di effetti biologici.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha di recente classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come possibili cancerogeni per l’uomo, tuttavia le Società Scientifiche ancora non hanno elementi che dimostrino con certezza questo legame.
In particolare per i bambini, le incertezze sono tante:
- gli standard di sicurezza vigenti, relativamente all’esposizione ai campi elettromagnetici, sono stati elaborati con riferimento alle persone adulte;
- gli studi finora condotti hanno riguardato periodi di tempo inferiori a quelli dell’induzione di alcuni tumori;
- l’organismo dei bambini è più sensibile rispetto a quello degli adulti;
- il cervello dei bambini ha una maggiore conducibilità, ha una minore consistenza delle componenti ossee ed essendo più piccolo, è ridotta anche la distanza rispetto all’antenna: pertanto l’assorbimento di energia elettromagnetica all’interno della testa di un bambino è superiore rispetto a quanto si verifica nell’adulto;
- il cervello dei bambini soffre in misura più marcata dell’effetto cumulativo delle diverse fonti inquinanti;
- I bambini finiranno per utilizzare il cellulare per un tempo più lungo rispetto all’attuale popolazione adulta.
Perciò, in attesa di ulteriori studi, è doveroso procedere con cautela evitando di dare il cellulare ai bambini se non in casi di assoluta necessità.
Per gli adulti, invece, è bene utilizzare alcune semplici precauzioni:
• usare preferibilmente il telefono col filo, evitando i cordless, e comunque non abusare del telefono cellulare;
• usare l’auricolare, preferendo quello col filo al bluetooth;
• fare telefonate brevi, soprattutto se la linea è disturbata ed il telefono è costretto a lavorare a piena potenza;
• evitarne l’uso in ambienti stretti e affollati (cabine ascensori, aerei, auto, ecc);
• non tenere il cellulare a stretto contatto col corpo in fase di ricezione e, quando la telefonata si prolunga, cambiare orecchio;
• tenerlo lontano dal corpo quando si compone il numero e non rispondere immediatamente (in fase di iniziale collegamento con la stazione radio-base i valori sono molto più elevati);
• nell’acquisto dell’apparecchio, preferire telefonini a basso SAR (rateo di assorbimento specifico).
http://mondodonna.blogspot.it/