Cellule staminali efficaci per riparare polmoni danneggiati

Creato il 30 luglio 2015 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Uno studio israeliano ha sperimentato con successo una nuova terapia che utilizza cellule staminali su dei topi affetti da una patologia respiratoria. Ora occorrono sperimentazioni anche sugli esseri umani.

Di: Redazione Alcuni ricercatori del Dipartimento di immunologia del Weizmann Institute (Israele) stanno studiando un modo efficace per affrontare le malattie respiratorie, che attualmente costituiscono la seconda causa di decessi nel mondo. Hanno recentemente sperimentato un’innovativa terapia che utilizza cellule staminali nel trattamento di queste patologie e, in particolare, nella riparazione di tessuti polmonari danneggiati. Il loro studio è partito dal fatto che alcune cellule staminali dei polmoni sono molto simili a quelle del midollo osseo. Dal midollo osseo sono state prelevate le cellule staminali da impiantare nei polmoni danneggiati delle cavie per rigenerarli. I ricercatori hanno riscontrato che non tutte le staminali hanno lo stesso effetto; le cellule da utilizzare sono infatti quelle che avevano superato la 20esima settimana e dunque completato il processo di differenziazione. Al contrario, le cellule più giovani o più vecchie non erano efficienti rispetto allo scopo prefissato. Per impiantare le staminali, gli scienziati hanno dovuto ricavare uno spazio rimuovendo del tessuto polmonare. Le cellule trapiantate nei topi affetti da patologie respiratorie si sono immediatamente attivate e, mediante la circolazione del sangue, hanno raggiunto la propria destinazione: le aree danneggiate dei polmoni. Dopo 6 settimane ciascuna cellula si è specializzata, diventando tessuto polmonare. I tessuti danneggiati sono ringiovaniti e la respirazione delle cavie è tornata normale. I ricercatori stanno ora studiando quale possa essere l’esatto dosaggio dei farmaci antirigetto. Lo scopo ultimo della ricerca è infine quello di creare una banca del tessuto polmonare, mediante la quale sarà possibile conservare le cellule staminali per trattare le patologie respiratorie di moltissimi pazienti.

Fonte: “Tiscali”